La newyorkese Bark & Co ha ideato BarkBuddy, l’app che funziona come Tinder e che serve a salvare i cani che vengono abbandonati nei rifugi.
La newyorkese Bark & Co ha ideato BarkBuddy, l’app che funziona come Tinder e che serve a salvare i cani che vengono abbandonati nei rifugi.Ogni anno negli Stati Uniti vengono abbandonati più di quattro milioni di cani e di questi solo la metà trova una famiglia. Per far innamorare potenziali amici per la vita di cani abbandonati dei rifugi più vicini, la newyorkese Bark & Co ha messo a punto BarkBuddy, un’app che funziona come Tinder l’applicazione, creata da Sean Rad nel settembre 2012, per trovare il partner ideale.
Bark & Co è una startup di quattro animalisti che sviluppa prodotti per quattrozampe e che e nel 2013 ha donato 150 mila dollari ai cani meno fortunati. Il sito Barkbox propone ogni mese piccoli gadget per il vostro animale e l’app, scaricabile dal sito, funziona con un database PetFinder che recensisce gli animali abbandonati presso i rifugi negli Stati Uniti e Canada.
BarkBuddy permette di visualizzare 300mila e più profili e una volta individuato il cane preferito basta cliccare un cuoricino altrimenti si passa al profilo successivo.
I dati di BarkBuddy fanno ben sperare: in soli 9 giorni si sono registrate 10 milioni di “strisciate” con lo smartphone.
Per ogni cagnolino vengono fornite informazioni su età, sesso, taglia, lo stato di salute e le necessità così una volta che si è deciso si chiama il rifugio per fissare un primo appuntamento e vedere se l’amore scatta per davvero.
Quello delle app per cani è un mondo in continuo aggiornamento come testimonia FitBark, messa a punto da Davide Rossi, ingegnere italiano che vive a New York. FitBark prevede un mini contenitore a forma di osso in plastica, da attaccare al collare, e al cui interno sono posti dei sensori per registrare i movimenti: comunica tramite Bluetooth con un’applicazione per smartphone, sia iPhone che Android.
iDog EDU invece è un app per iPhone che serve a educare il cane: fornisce consigli ed esercizi di apprendimento divisi in 4 sezioni grazie a test specifici da condividere via twitter, facebook, email o anche sms.
Foto © Andres Rodriguez - Fotolia.com