In Kenia è stato ritrovato privo di vita e senza zanne Satao, il più vecchio elefante d'Africa ucciso dai bracconieri che ne hanno deturpato la testa.
In Kenia è stato ritrovato privo di vita e senza zanne Satao, il più vecchio elefante d'Africa ucciso dai bracconieri che ne hanno deturpato la testa.Satao, uno stupendo esemplare di pachiderma, di circa 45 anni, noto per le sue enormi zanne, è stato ucciso dai bracconieri a maggio nella più grande riserva naturale di Tsavo, nel sud-est del Kenia.
A darne la notizia un'organizzazione animalista per la protezione della fauna selvatica, che ha affidato al mondo un commovente messaggio: "Riposa in pace, vecchio amico".
Il corpo di quello che era considerato l’elefante più anziano del continente africano è stato ritrovato a giugno senza zanne, segno inequivocabile che la sua uccisione è avvenuta per mano dei bracconieri per rubarne l’avorio, ma la sua uccisione risale al mese precedente.
Satao è stato avvelenato dalle frecce dei bracconieri che poi ne hanno asportato le zanne: gli assassini hanno deturpato la testa del pachiderma per riuscire a estrarre le zanne ma gli ambientalisti, che lo hanno seguito per anni, sono riusciti a identificarlo dalle sue orecchie.
Tsavo Trust, l'organizzazione che opera per la conservazione della natura e degli animali, ha annunciato con profondo dolore la morte di questo elefante tra i più amati e tra i più monitorati d'Africa.
L'organizzazione ambientalista, in un comunicato stampa, sottolinea che il massacro di Satao avviene in un contesto in cui la caccia di questi animali è in aumento, a causa dell'avorio delle loro zanne ambito dai bracconieri.
Di recente il CITES, l'organizzazione internazionale per la protezione delle specie in via di estinzione, ha pubblicato un rapporto che evidenzia il persistente rischio di scomparsa del più grande mammifero terrestre, proprio a causa di bracconaggio.
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