Ogni anno nel Mediterraneo sono a rischio 200 mila tartarughe Caretta Caretta: il progetto europeo Tartalife punta a ridurne le catture accidentali.
Ogni anno nel Mediterraneo sono a rischio 200 mila tartarughe Caretta Caretta: il progetto europeo Tartalife punta a ridurne le catture accidentali.Ogni anno quasi 200 mila tartarughe vengono involontariamente catturate dai pescatori e di queste ben 40 mila non riescono a sopravvivere.
Per arginare questo fenomeno l’Europa ha deciso di finanziare Tartalife, un progetto sostenuto dagli stessi pescatori e coordinato dall'Istituto di scienze marine del Cnr di Ancona.
Obiettivo del progetto Life+ che vede la partecipazione di Agci Agrital, Federcoopesca, Lega Pesca e varie associazioni tra cui Cts e Legambiente è quello di salvare la specie Caretta caretta, intervenendo sulle tecniche di pesca più pericolose come i palangari e le reti a strascico e da posta.
Per farlo si utilizzerà il sistema Turtle Excluder Device (Ted), ovvero un meccanismo di esclusione della tartaruga che consiste in una griglia cucita nella rete e che ha il compito di bloccare l’accesso alle tartarughe ma non ai pesci.
Urtando il Ted le tartarughe riescono a liberarsi attraverso un'apertura della rete chiusa da un panno cucito solo in parte.
Si provvederà poi a diminuire i danni causati dagli ami impiegando quelli circolari riducendo di circa il 70% la cattura accidentale delle tartarughe e abbattendo la mortalità del rimanente 30%: l'amo circolare resta impigliato solo superficialmente e può essere facilmente rimosso dai pescatori.
Altro sistema sperimentato sarà lo Star, Sea Turtle Acoustic Repellent, un dispositivo posizionato sulla rete da posta in grado di emettere segnali acustici udibili dalle tartarughe che potranno così identificare la rete ed evitarla.
Infine saranno previsti corsi per pescatori e saranno potenziati i centri di recupero per le tartarughe ferite. Dunque con tutta questa serie di strategie si dovrebbe riuscire a frenare il declino di una specie marina simbolo del Mediterraneo.
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