E' diventata legge la norma scritta dall’ex ministro Brambilla che vieta, sul territorio italiano, l’allevamento di animali destinati alla vivisezione
E' diventata legge la norma scritta dall’ex ministro Brambilla che vieta, sul territorio italiano, l’allevamento di animali destinati alla vivisezioneE' entrata in vigore la norma scritta dall’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, che pone fine all'allevamento sul territorio nazionale di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione.
Il decreto, entrato in vigore lo scorso 29 marzo, stabilisce inoltre importanti limitazioni in materia di sperimentazione animale oltre a promuovere e sollecitare l’uso di metodi alternativi per la ricerca.
Con questa legge verranno vietati gli esperimenti su scimmie antropomorfe e su animali per ricerche su sostanze d'abuso e xenotrapianti, per la produzione e il controllo di materiale bellico e per la didattica
Tale decisione fa si che il nostro paese diventi il primo in Europa ad assumere una posizione all’avanguardia in fatto di anti-vivisezione: sono davvero tante le associazione animaliste che richiedono al Parlamento Europeo di arrivare alla completa abolizione di questa pratica.
Per festeggiare l’entrata in vigore della legge si è tenuta una manifestazione sul lungolago di Lecco a cui ha preso parte l’Onorevole Brambilla in compagnia del suo beagle Nina, uno dei tanti cuccioli salvati dall’allevamento di Green Hill di Montichiari e anche oltre trecento famiglie lecchesi affidatarie di un beagle.
Proprio l’ex ministro Brambilla aveva partecipato nel 2011 al bliz avvenuto all’interno dell’allevamento salvando 2.678 beagle che erano destinati alla vivisezione.
L’Onorevole Brambilla ha sottolineato come questa legge, fermamente voluta e sentita dall’opinione pubblica, sia indicativa di una nuova cultura di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti. E ha aggiunto che il decreto appena approvato rappresenta anche la realizzazione di una promessa fatta a milioni di italiani che di lager come quello di Montichiari e di vivisezione non vogliono più saperne.
Foto © Martinan - Fotolia.com