Il 2013 ha registrato un aumento degli abbandoni di cani: gli esemplari abbandonati secondo i dati raccolti dall’AIDAA sarebbero più di 60.000
Il 2013 ha registrato un aumento degli abbandoni di cani: gli esemplari abbandonati secondo i dati raccolti dall’AIDAA sarebbero più di 60.000Forse è colpa della crisi economica oppure no, fatto sta che nel corso del 2013 sono stati abbandonati e scaricati, senza troppo rimorso, nei canili e nei rifugi italiani, più di sessantamila cani.
Si tratta di un incremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente quando, secondo le stime delle principali associazioni animaliste, i cani abbandonati sono stati circa 45.000.
In base ai dati raccolti dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA), monitorando oltre 100 canili italiani, risultano essere circa 35.000 le segnalazioni di cani abbandonati sulle strade ed autostrade italiane di cui ben 4000 nel solo mese di agosto.
A questo triste bilancio vanno poi ad aggiungersi anche i circa 22.000 cani “dimenticati” nei canili o nelle pensioni in cui erano stati portati per il periodo delle vacanze e non più ripresi.
Il numero più elevato di abbandoni si è verificato a Napoli seguito a breve distanza da Lecce, Taranto, Bari, Roma, Latina, Frosinone e Potenza. La maggior parte delle segnalazione di cani vaganti è avvenuta nella regione Puglia ma anche in Campania, Sicilia, Calabria e Abruzzo.Per quanto riguarda invece Sardegna, Molise e Lazio le chiamate relative all’avvistamento di animali randagi ha subìto una flessione rispetto al 2012.
Nel nostro paese la popolazione canina conta circa 10 milioni di esemplari di cui quasi 700.000 sono i randagi e circa 200.000 i cani rinchiusi nei canili
L’unico piccolo aspetto positivo di tutta la questione è che la pratica dell’abbandono dei cani su strade ed autostrade è in diminuzione ma quella di non tenere più con sé il proprio amico a quattro zampe è una triste abitudine che dura a morire.
Ora la tendenza è quella di portare i cani direttamente in canile con le scuse più varie, dall’arrivo di un figlio a improvvise allergie al pelo di cane, tuttavia occorre anche considerare che la crisi economica ha inciso sul fenomeno abbandoni: molte famiglie per motivi economici non sono più in grado di mantenere il proprio pet e scelgono di cederlo a strutture di accoglienza.
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