Da cinque anni un cane boliviano, ribattezzato Hachi, attende il suo padrone nel punto in cui quest'ultimo è morto.
Da cinque anni un cane boliviano, ribattezzato Hachi, attende il suo padrone nel punto in cui quest'ultimo è morto.Nella città boliviana di Cochabamba, da ormai cinque anni, ogni giorno un cane cammina da un angolo all'altro della strada dove ha perso la vita in un incidente il ragazzo che lo aveva adottato.
Gli abitanti del posto lo hanno voluto chiamare Hachi come il famoso cane giapponese Hachiko, emblema di affetto e lealtà, la cui storia è stata raccontata in un film di successo con Richard Gere.
La storia di Hachiko, un cane di razza Akita, è nota: per quasi dieci anni attese invano il ritorno del proprio padrone, il professor Hidesaburō Ueno, recandosi quotidianamente alla stazione in cui l'uomo prendeva il treno per recarsi al lavoro.
La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca tanto che nel 1934 al fedele animale fu dedicata anche una statua e, nel corso degli anni, diversi libri.
La storia a distanza di tempo sembra essersi ripetuta in Bolivia dove un piccolo cane sta dimostrando un amore incondizionato nei confronti del padrone prematuramente scomparso.
Il padrone dell'Hachi boliviano, anche affettuosamente chiamato Huachi o Huachito, era un giovane studente abituato a percorrere il viale con la sua moto mentre il cane lo seguiva, fino a quando un giorno è stato travolto da un taxi ed è morto durante il trasferimento in ospedale.
Nonostante la famiglia del giovane abbia cercato di prendere con sè il cane portandolo a casa, nella parte opposta della città dove è avvenuto l’incidente, Hachi poco dopo è riuscito a scappare tornando nel suo solito angolo nella speranza vana di rivedere il padrone.
I testimoni raccontano che il cagnolino all'inizio, quando sentiva un motorino avvicinarsi, abbaiava sperando fosse il suo proprietario ma poi ha iniziato a singhiozzare rintanato in un angolo.
Il comportamento dell’animale ha colpito profondamente la sensibilità delle persone del quartiere di Cochabamba che si sono subito prodigate nell’aiutarlo, rifocillandolo e coccolandolo.
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