Per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il bracconaggio degli elefanti il governo cinese ha distrutto pubblicamente 6,15 tonnellate di avorio.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il bracconaggio degli elefanti il governo cinese ha distrutto pubblicamente 6,15 tonnellate di avorio.Nei primi giorni dell’anno nuovo si è verificata una presa di posizione significativa da parte del governo cinese per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il bracconaggio e il commercio illegale di avorio: sono state pubblicamente distrutte 6,15 tonnellate di avorio di elefante sequestrato ai trafficanti.
L’evento, ad opera dei funzionari di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, si è svolto alla presenza dei rappresentanti di dieci paesi tra cui Regno Unito, Kenya, Gabon e Tanzania ed è stato accolto con favore dai gruppi ambientalisti
Si è trattato di un gesto simbolico dal profondissimo valore se si pensa che la Cina è il più grande consumatore mondiale di avorio: se il governo cinese ha deciso di sostenere la campagna internazionale lanciata dal Wwf contro il bracconaggio dei pachidermi e il mercato illegale del materiale proveniente dalle zanne degli elefanti significa che qualcosa sta veramente cambiando.
La scelta del governo cinese di distruggere l’avorio sequestrato ha avuto luogo a poche settimane di distanza dalla condanna di otto cittadini cinesi a 15 anni di reclusione per il contrabbando di zanne per un totale di 3,2 tonnellate di avorio.
Dopo le analoghe azioni da parte dei governi di Gabon, Filippine e Stati Uniti, la decisione della Cina di distruggere le scorte di avorio rappresenta, più di qualsiasi altro Paese, un potente messaggio per invertire la tendenza al bracconaggio e al traffico illegale di avorio.
Purtroppo come dimostrano i dati raccolti nel rapporto Etis 2012, il mercato illegale d’avorio è florido in tutto il mondo: nel 2011 i sequestri hanno registrato un picco con più del doppio del materiale confiscato rispetto agli otto anni precedenti, per un totale di circa 26,4 tonnellate.
E il fenomeno dell’uccisione dei pachidermi ha raggiunto livelli da record con 25.000 uccisioni nel 2011 e 22.000 del 2012. Andando avanti di questo passo, se la tendenza non viene invertita, nei prossimi dieci anni si assisterà alla perdita in Africa di un quinto degli elefanti.
Da qui l’invito del Wwf rivolto all'Italia ad intraprendere un'azione simile a quella cinese distruggendo tutto l'avorio, le pelli di rettili e felini, gli oggetti in tartaruga e gli animali imbalsamati confiscati e al momento conservati nei magazzini.
Foto © massimhokuto - Fotolia.com