Secondo lo studio del biologo inglese John Bradshaw, autore del libro "Cat sense", i gatti pensano che l'uomo sia un felino più grande.
Secondo lo studio del biologo inglese John Bradshaw, autore del libro "Cat sense", i gatti pensano che l'uomo sia un felino più grande.Probabilmente se in questo momento il tuo gatto ti sta guardando e facendo le fusa è perché pensa che tu sia un grosso micio.
A rivelarlo è il biologo inglese, John Bradshaw, autore di un libro del 2013 dal titolo “Cat Sense: How the New Feline Science Can Make You a Better Friend to Your Pet ".
Lo studio di Bradshaw, dopo ben 30 anni di ricerche, è giunto alla conclusione che i gatti pensano al proprio padrone come a un felino un po’ più grande.
Gli studi di Bradshaw, direttore della fondazione dell'Anthrozoology Institute presso l'Università di Bristol, sui felini sono partiti dal presupposto che i gatti, contrariamente ai cani, sono animali selvatici.
Mentre i cani nel corso dei secoli sono stati completamente addomesticati e i loro atteggiamenti si sono molto discostati dal loro antenato, ovvero il lupo, i gatti sono rimasti sostanzialmente gli stessi nonostante la vicinanza all’uomo.
Come conseguenza di tale differenza i gatti si rapportano agli esseri umani in base ai comportamenti sociali che conoscono in natura: in pratica un micio si comporta con il padrone come se fosse un proprio simile.
Il modo in cui i gatti ci salutano e si strofinano sulle gambe delle persone è simile all’atteggiamento che avrebbero con altri gatti.
Lo strofinarsi è un gesto tipico che i gatti più piccoli manifestano verso quelli più grandi, oppure che le femmine hanno con i maschi per mostrare amicizia: se lo fanno anche con gli umani è perché li considerano dei sostituti della loro mamma.
Quando i gatti tengono la coda in alto e si avvicinano per salutare le persone strofinandosi contro le gambe è per dimostrare interesse e affetto.
La ricerca di Bradshaw ha dimostrato che l’interazione uomo-gatto tende ad andare avanti più a lungo se viene iniziata dal gatto per cui è consigliabile aspettare che sia il micio a mettere la coda in su prima di interagire con lui.
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