La licenza di uccidere i rinoceronti neri della Namibia è stata venduta all’asta: l’idea è venuta al Dallas Safari Club con lo scopo di preservarne la specie.
La licenza di uccidere i rinoceronti neri della Namibia è stata venduta all’asta: l’idea è venuta al Dallas Safari Club con lo scopo di preservarne la specie.Lo scorso 11 gennaio nel circolo texano del Dallas Safari Club è stato venduto all’asta per 350 mila dollari il diritto a cacciare il rinoceronte nero della Namibia suscitando l’indignazione di migliaia di animalisti in tutto il mondo.
Il club di caccia statunitense che ha promosso l’iniziativa si è difesa sostenendo di voler in questo modo proteggere il rinoceronte nero, specie in grave pericolo d’estinzione, devolvendo l’intero prezzo battuto all’asta allo Stato africano, in particolare al Namibia’s Game Products Trust Fund.
La Namibia, in cui vivono solo 1800 esemplari di rinoceronte nero, rilascia dietro pagamento ogni anno fino a cinque permessi per uccidere un esemplare purché il denaro ricavato vada alle istituzioni preposte alla sua conservazione: una pratica controversa, approvata dalla Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate.
L’asta che ha visto la partecipazione record di ben 45.000 persone rappresenta una sorta di anteprima della raccolta fondi ben più ampia che secondo le stime dovrebbe arrivare al milione di dollari.
Il vincitore che si è aggiudicato l’asta è rimasto anonimo ma potrà contare sul supporto delle autorità americane per riportare in patria il macabro trofeo, uno sfortunato esemplare di maschio adulto di rinoceronte del Parco Nazionale Mangetti
Anche se gli organizzatori dell’evento hanno cercato di garantire un evento pacifico il tutto si è svolto in un clima di alta tensione: nei mesi precedenti all’asta, già annunciata a ottobre, sono fioccate critiche da ogni parte del Paese e vari membri del Club texano hanno ricevuto minacce di morte.
Secondo le statistiche ogni giorno vengono uccisi in Africa tre rinoceronti neri a causa della caccia illegale e del bracconaggio volto al recupero del corno a cui erroneamente si attribuiscono proprietà curative miracolose e che sul mercato nero vale più della cocaina.
Andando avanti di questo passo entro il 2025 l’estinzione nel continente africano del rinoceronte sarà certa.
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