Oggi Dian Fossey, la studiosa americana che ha dedicato la sua vita allo studio dei gorilla, avrebbe compiuto 82 anni: Google le ha dedicato un doodle.
Oggi Dian Fossey, la studiosa americana che ha dedicato la sua vita allo studio dei gorilla, avrebbe compiuto 82 anni: Google le ha dedicato un doodle.Oggi, 16 gennaio 2014, Dian Fossey, la famosa studiosa di primati, avrebbe compiuto 82 anni se non fosse stata assassinata il 26 dicembre 1985 in Ruanda, mentre svolgeva ricerche sui gorilla.
Google ha colto l'uccsione per onorare la studiosa americana dedicandole un doodle
Nata a San Francisco nel 1932, Dian si dedicò all’inizio a studi veterinari per poi laurearsi in terapia occupazionale, quindi decise di trasferirsi nel 1963 in Africa, prima in Tanzania e poi in Congo, per seguire la sua passione: lo studio dei gorilla.
Quattro anni più tardi nella foresta Ruandese fonda il Centro di ricerca Karisoke dove verrà raggiunta nel 1970 da Bob Campbell, fotografo del National Geographic Magazine, per testimoniare il lavoro svolto. Ne emerse il documentario 'The Lost Film of Dian Fossey' che rese la zoologa statunitense famosa in tutto il mondo.
Celebre è rimasta la foto, divenuta un simbolo e ripresa proprio nel doodle di Google, in cui Digit, uno dei gorilla a lei più affezionato e poi brutalmente ucciso dai bracconieri, le tocca i capelli.
Dian sfruttò l’occasione per far conoscere all’opinione pubblica mondiale la situazione dei gorilla, la cui intera specie era seriamente a rischio sopravvivenza a causa dei bracconieri
L’impegno della Fossey si focalizzò anche sulla salvaguardia dell'habitat dei gorilla, minacciati dal crescente turismo e sulla pratica di catturare giovani gorilla per essere venduti agli zoo di tutto il mondo. Gli zoo erano disposti a pagare ingenti somme di denaro pur di avere cuccioli e giovani esemplari adulti da esporre nelle loro strutture dove però in pochi anni morivano sistematicamente.
Dian Fossey fu brutalmente uccisa la sera del 26 dicembre 1985 nella sua capanna: sulla sua morte permane un fitto mistero. Con ogni probabilità l’assassinio della studiosa è da attribuire a chi in Ruanda non aveva interesse a salvaguardare i gorilla o chi vedeva nella Fossey una minaccia alla crescente attività turistica della zona.
L’ipotesi più probabile vede proprio nei bracconieri gli assassini materiali della zoologa statunitense che per loro rappresentava un ostacolo da eliminare.
Dopo la sua morte, venne creato il Dian Fossey Gorilla Fund International con l’obiettivo di reperire fondi da destinare alla salvaguardia dei gorilla. Inoltre alcuni amici della studiosa, proseguirono il suo lavoro collaborando con l'International Primate Protection League che aveva già coinvolto la stessa Fossey.
Foto © Google