Animal Equality ha diffuso un video denuncia sul commercio di pellicce di cane in Cina: gli animali sono chiusi in piccole gabbie, presi a bastonate e sgozzati.
Animal Equality ha diffuso un video denuncia sul commercio di pellicce di cane in Cina: gli animali sono chiusi in piccole gabbie, presi a bastonate e sgozzati.Arriva dalla Cina un nuovo video denuncia sul commercio di pellicce di cani e gatti che lascia sbigottiti: animali che attendono terrorizzati in gabbia prima di essere colpiti in testa con i bastoni, sgozzati mentre sono ancora coscienti, lasciati morire e poi scuoiati.
Animal Equality, l’organizzazione internazionale per la difesa degli animali, presente in Spagna, Regno Unito, Italia, Germania, Stati Uniti, Messico, Venezuela e India, con l’aiuto di alcuni attivisti locali è riuscita a infiltrarsi nell’industria delle pellicce di cane e gatto a Jaixing, Foshan e Jining.
Quella che attende questi animali è una morte violenta e dolorosa che colpisce per lo più randagi catturati per le strade, ma anche cani e gatti allevati illegalmente se non addirittura rapiti e separati dalle famiglie con cui vivevano.
Si presume che in Cina, ogni anno, vengano uccisi più di 10 milioni di cani, destinati al mercato della carne e delle pellicce per adornare un cappotto o una giacca ma anche peluche per i bambini.
Fortunatamente il diffondersi di questo tipo di denunce ha contribuito negli ultimi anni a far aumentare la mobilitazione anche in Cina dove purtroppo non esistono leggi che proteggono gli animali.
Il numero di attivisti e persone comuni di nazionalità cinese che protestano contro queste atrocità però cresce velocemente e la pressione internazionale svolge un ruolo determinante per spingere il governo locale a porre fine a queste atrocità.
In Europa il commercio di pelli di cane e di gatto è vietato dal 2008, tuttavia non è possibile sapere con certezza se le pelliccia che orna alcuni capi non provenga da questi animali perché molti prodotti presentano una falsa etichettatura.
Foto www.corriere.it