L'Unione internazionale per la conservazione della natura ha lanciato l’allarme: a causa dei cambiamenti climatici un terzo degli orsi bianchi si estinguerà nei prossimi 40 anni.
L'Unione internazionale per la conservazione della natura ha lanciato l’allarme: a causa dei cambiamenti climatici un terzo degli orsi bianchi si estinguerà nei prossimi 40 anni.Nei prossimi 35-40 anni, a causa del riscaldamento globale, circa un terzo dei 26mila esemplari che ancora sopravvivono nell'Artico rischiano di sparire. A lanciare l’allarme è l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che ha fatto un appello disperato ai vertici della Cop21 di Parigi.
La sopravvivenza di questa specie è fortemente minata dall'aumento delle temperature che provocano lo scioglimento dei ghiacci: la perdita inesorabile di ghiaccio nell'Artico è problematica perché nei mesi caldi gli orsi polari vanno a caccia per fare scorta di grassi e affrontare l'inverno.
La caccia gli orsi è resa possibile dalla presenza delle piattaforme di ghiacci marini su cui si fermano per respirare una volta catturate le foche emergendo dal mare. E’ dunque evidente che lo scioglimento di queste piattaforme mina seriamente l’attività di caccia degli orsi e di conseguenza la loro sopravvivenza.
Lo Iucn ha indicato che l'estensione del ghiaccio è diminuita al ritmo del 14% ogni decennio tra il 1979 e il 2011
Si prevede dunque che andando avanti di questo ritmo, entro la fine di questo secolo, ampie parti dell'arcipelago artico canadese saranno libere dai ghiacci, per oltre 5 mesi all'anno, mentre in altre parti dell'estremo Nord ciò potrebbe accadere già a partire dal 2050: è probabile che in quest' anno la popolazione di orsi si sarà ridotta di oltre il 30%.
Lo Iucn ha anche stilato una Lista Rossa delle specie in pericolo perché oltre agli orsi polari ci sono molte altre specie a rischio a causa del riscaldamento globale, dell’inquinamento, del bracconaggio, del commercio illegale e dell’eccesso di pesca.
La perdita degli habitat minaccia 79.837 specie di fauna e flora, di cui 23.250 a rischio estinzione come alcuni gruppi di pesci ossei che sostentano 340 milioni di persone e molti funghi da cui deriva la maggior parte degli antibiotici in commercio.
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