Stati Uniti e Cuba stanno portando avanti un progetto comune per la salvaguardia degli squali, che nel Mar dei Caraibi si stanno estinguendo a ritmi impressionanti.
Stati Uniti e Cuba stanno portando avanti un progetto comune per la salvaguardia degli squali, che nel Mar dei Caraibi si stanno estinguendo a ritmi impressionanti.Negli ultimi 50 anni il numero di squali bianchi presenti nel golfo del Messico è diminuito del 99%: questa specie, considerata un tempo la più diffusa al mondo, oggi è praticamente quasi estinta.
Ecco perché Cuba e Stati Uniti stanno portando avanti un progetto di collaborazione per la salvaguardia degli squali.
Purtroppo anche gli squali martello non stanno passando un buon periodo: negli ultimi 15 anni sono diminuiti nell'Atlantico di circa l'89%.
In pratica tutte le specie di questo grande predatore, in quasi tutti i mari del mondo, sono a rischio di estinzione globale.
A sostenerlo sono Ransom Myers e Julia Baum della Dalhousie University ad Halifax, in Canada. Per Jorge Angulo-Valdés, docente dell'Università di Gainesville in Florida e guida del team di conservazione marina del Centro per le ricerche marine all'Università de L'Avana, la collaborazione tra i due Paesi è fondamentale per porre un freno all'estinzione dello squalo bianco e del mako pinna lunga, due delle circa cento specie che risiedono nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi.
Per gli squali, Cuba risulta essere una specie di epicentro della biodiversità: almeno 50 di queste specie visitano periodicamente le sue acque e vengono cacciati dai pescatori perché la carne di squalo è molto richiesta.
Finora non si è riusciti calcolare con precisione scientifica quanti squali ci sono, ma è importante che il Governo abbia stabilito un'area marina protetta nel 20% delle coste del Paese ed anzi, stia progettando addirittura di estenderla anche dentro i 70mila Km² nei quali si può pescare.
L'unico problema riguarda le risorse economiche: non vi è infatti la certezza che il governo cubano possa sostenere le spese necessarie.
Gli apparecchi tecnologici per monitorare i movimenti degli squali tramite satellite possono arrivare a costare anche 2.500 dollari l'uno e Cuba finora ha tracciato solo quattro squali con questi strumenti.
Per questo motivo è stata organizzata una raccolta di fondi per i lavori già iniziati, come quello di training dei pescatori sull'identificazione e la classificazione degli squali cacciati.
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