La sopravvivenza degli uccelli marini è messa in serio pericolo a causa dell’inquinamento degli oceani: il 90% degli esemplari ha rifiuti di plastica nell’intestino.
La sopravvivenza degli uccelli marini è messa in serio pericolo a causa dell’inquinamento degli oceani: il 90% degli esemplari ha rifiuti di plastica nell’intestino.Nove uccelli marini su dieci presentano frammenti di plastica nell’intestino: è un dato sconvolgente che rende l’idea della gravità della situazione. A lanciare l’allarme sono i ricercatori dell’Imperial College di Londra e della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) in Australia.
Come testimonia lo studio pubblicato sui «Proceedings of the National Academy of Sciences» ben il 90% degli uccelli marini come pinguini, albatross e berte ha ingerito rifiuti di plastica di vario tipo tra cui tappi di bottiglia, sacchetti e fibre di abiti sintetici.
Gli uccelli scambiano i pezzetti di plastica dai colori vivaci per cibo oppure li ingoiano accidentalmente e le conseguenze sulla loro salute sono devastanti, dall’avvelenamento alla morte.
Ogni anno finiscono negli oceani più di 4,8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica e purtroppo gli uccelli marini, come molte altre specie animali marine, ne pagano le conseguenza
Si tratta di una situazione preoccupante, in continua crescita, basti pensare che nel 1960 la plastica era stata trovata nello stomaco di meno del 5% degli uccelli marini e già cinque anni fa era salita all’80%. Ora siamo arrivati al 90% e stando alle tendenze attuali si prevede che da qui al 2050 l’ingestione di plastica riguarderà il 99% di tutte le specie di uccelli marini.
L’emergenza, secondo gli studiosi, è particolarmente preoccupante per gli uccelli marini che popolano le coste meridionali del Sud America, dell’Australia e del Sud Africa, in particolare la sopravvivenza di specie come pinguini e albatross giganti che vivono su queste coste è messa concretamente in pericolo.
Differente è invece la situazione per le isole galleggianti di rifiuti che si trovano in mezzo agli oceani: nonostante l’elevata densità di plastica pochi uccelli vivono in queste aree e l’impatto per loro è ridotto.
Se non si migliorerà la gestione dei rifiuti favorendo la raccolta differenziata, riducendo gli imballaggi e vietando gli articoli usa e getta a rischio non sarà solo la vita degli uccelli marini ma di tutta quanta la biodiversità marina.
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