Il triste fenomeno degli abbandoni estivi registra un aumento di gatti ma anche di tartarughe, pappagalli e cavie.
Il triste fenomeno degli abbandoni estivi registra un aumento di gatti ma anche di tartarughe, pappagalli e cavie.Secondo la Lega antivivisezione (Lav) il fenomeno dell'abbandono di animali, presente tutto l’anno, aumenta nel periodo estivo del 25-30%.
Ogni anno, da giugno a settembre, nel nostro Paese vengono lasciati in strada circa 80mila felini e 50mila cani
Dunque sono molti di più i felini che non i cani ad essere abbandonati ma non solo, secondo l'associazione Earth, negli ultimi tre anni gli abbandoni di tutte le specie esotiche sono aumentati del 30%.
Tartarughe d'acqua sudamericane vengono abbandonate nelle fontane o nei laghetti andando ad alterare il sistema biologico. Analogo discorso vale per i pappagalli, i conigli da appartamento e le cavie del Perù.
Il randagismo dei gatti è pericoloso: il gatto domestico una volta abbandonato rischia di morire per fame perché non sa procacciarsi il cibo oppure rischia di mangiare dei bocconi avvelenati o causare incidenti stradali.
Per quanto riguarda gli animali esotici vanno ad alterare l’ecosistema mettendo in serio pericolo le specie autoctone, ad esempio a Roma ogni parco pubblico presenta un'alta concentrazione di conigli che una volta abbandonati hanno creato delle colonie.
Solamente a Roma e provincia, il Corpo forestale dello Stato registra ogni anno durante il periodo estivo circa 100 interventi di recupero o rinvenimento di specie animali autoctone o esotiche: non si tratta di animali pericolosi, anche le vipere che vengono ritrovate non costituiscono un rischio elevato per l'uomo.
A tal proposito, negli ultimi anni, sono stati attivati nelle scuole pubbliche degli incontri per educare i ragazzi a riconoscere le specie che appartengono alla fauna nostrana.
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