Tra le vittime del terremoto che ha colpito il Nepal il 25 aprile ci sono anche gli animali: alcune organizzazioni animaliste si sono attivate per prestare soccorso.
Tra le vittime del terremoto che ha colpito il Nepal il 25 aprile ci sono anche gli animali: alcune organizzazioni animaliste si sono attivate per prestare soccorso.Oltre alle 7000 vittime del recente terremoto avvenuto in Nepal bisogna contare anche migliaia di animali rimasti sotto le macerie. Molte le associazioni animaliste che si stanno adoperando per portare soccorso a cani, vacche, capre, asini e altre creature colpite dal devastante terremoto di fine aprile.
Anche se la priorità degli interventi viene prestata ai superstiti e agli sfollati numerosi sono gli aiuti prestati agli animali rimasti feriti durante i crolli o semplicemente abbandonati.
Spesso gli animali durante catastrofi di tale entità finiscono con l’essere dimenticati o lasciati morire per strada e dunque per impedire che altra sofferenza si venga ad sommare al dolore già esistente, un team di veterinari della Humane Society International (Hsi) ha deciso di prestare soccorso a Kathmandu.
L’Hsi, insieme a un partner nepalese, la Animal Welfare Network of Nepal, sta cercando di creare rifugi dove accogliere e rifocillare cani, gatti, vacche, capre e galline e tutti quegli animali che sono riuscito a scampare ai crolli e non sono rimasti schiacciati dalle macerie o seppelliti vivi.
Nell'inferno del Nepal gli animali non sono fortunatamente solo vittime ma hanno svolto un ruolo importante: molti cani infatti hanno partecipato alla ricerche per individuare sopravvissuti sotto le macerie.
Le squadre di soccorritori hanno potuto infatti contare sull'aiuto di 147 cani addestrati alla ricerca di persone tra le macerie anche se i sopravvissuti individuati sono stati pochi.
Il paese che maggiormente ha portato soccorsi è l’India con 13 team per un totale di 585 soccorritori.
In tutto il Nepal sono state impegnate oltre 1.700 persone per un totale di 54 squadre di soccorso provenienti da più di 20 Paesi.
Foto @ Sole24ore