Esiste una proposta di legge presentata da Michela Brambilla e depositata alla Camera per scongiurare il rischio di pignoramento degli animali domestici.
Esiste una proposta di legge presentata da Michela Brambilla e depositata alla Camera per scongiurare il rischio di pignoramento degli animali domestici.Sono migliaia gli italiani e che hanno aderito a #giulezampe, la petizione online che appoggia la proposta di legge contro il pignoramento degli animali domestici.
L’autrice della proposta di legge, depositata alla Camera nell'aprile 2013, è l'on. Michela Vittoria Brambilla che esprime i propri ringraziamenti a tutti gli amanti degli animali che sostengono tale iniziativa.
Con questa proposta di legge (A.C. 798, "Introduzione dell'articolo 2911-bis del codice civile, concernente il divieto del pignoramento degli animali domestici"), assegnata alla commissione Giustizia della Camera, vengono definiti "impignorabili" gli animali domestici impedendo che possano diventare oggetto di asta giudiziaria.
L'on. Brambilla chiede il sostegno di tutte le forze politiche perché il progetto di legge sia discusso ed approvato il più presto possibile.
Vietare il pignoramento degli animali significherebbe attribuire loro un nuovo statuto giuridico: il nostro codice civile, li considera ancora delle cose, beni mobili che possono essere pignorati e passare di mano.
In questo senso il nostro Paese è ancora lontano dall’applicare il principio secondo cui gli animali sono "esseri senzienti" come sancito dal trattato di Lisbona sul funzionamento dell'Unione europea.
L’on. Brambilla aggiunge: “Non ci vuole molto per capire che l'antica distinzione tra "persone" e "cose", con gli animali inclusi nella seconda categoria, non rispetta la loro natura di esseri viventi e sensibili ed appare ormai logora, superata”.
L’approvazione di questa legge sarebbe un segnale importante sul piano dei principi e risparmierebbe agli animali molte sofferenze.
In questo modo le persone in difficoltà, che considerano i propri amici a quattro zampe come membri della famiglia, non sarebbero più costretti ad una dolorosa separazione mettendoli all’asta.
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