La Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente proclama per il 24 gennaio una giornata di mobilitazione.
La Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente proclama per il 24 gennaio una giornata di mobilitazione.Il 24 gennaio tutti in piazza per protestare contro lo “Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto”.
La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che oggi riunisce 34 associazioni animaliste e ambientaliste, grida tutto il proprio sdegno per quello che, a conti fatti, è un vero e proprio colpo basso che rischia di spazzare via dieci anni di norme penali su maltrattamenti e uccisione di animali.
Secondo il nuovo decreto scatterebbe la non punibilità per questi reati che rientrano nel limite massimo dei cinque anni di reclusione.
L’obiettivo del Governo è volto a consentire una più rapida definizione dei procedimenti iniziati nei confronti di coloro che si sono macchiati di illeciti penali caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto. In concreto però tale intento renderebbe impuniti gli autori di reati gravi che destano allarme sociale.
Ad esempio non potrebbero più esserci processi come quello contro l’allevamento Green Hill di beagle per la vivisezione o condanne come quelle inflitte agli allevatori per lo scandalo “vacche a terra” o ai cacciatori per uso illegale di richiami vivi, ai circensi, agli organizzatori di combattimenti fra cani e ai trafficanti di cuccioli.
Anche i sequestri di animali sarebbero a rischio: con l’archiviazione gli stessi animali dovranno essere restituiti ai proprietari che li maltrattavano
Con questo Schema di Decreto legislativo i giudici dovranno tener conto della “tenuità dell’offesa” e “della non abitualità del comportamento” dichiarando la ”non punibilità” del reato e riducendo il tutto a una causa in sede civile per risarcimento danni.
Dunque il rischio è che il nostro Paese, che nel 2004 con la riforma del Codice penale sugli animali (Legge 189), aveva segnato un passo fondamentale nel riconoscimento della tutela degli animali, si arrenda al maltrattamento degli animali.
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