A partire dal 29 dicembre 2014 entrerà in vigore il nuovo Pet Passport, un documento che regolerà i movimenti degli animali da compagnia.
A partire dal 29 dicembre 2014 entrerà in vigore il nuovo Pet Passport, un documento che regolerà i movimenti degli animali da compagnia.Dal 29 dicembre 2014 entrano in vigore nuove norme che regolano gli spostamenti non commerciali degli animali da compagnia.
E’ dunque in arrivo il nuovo Pet Passaport per garantire la salvaguardia della sanità pubblica e animale e che verrà rilasciato ai proprietari di cani, gatti e furetti che lo richiederanno per la prima volta.
Le novità sono state introdotte dal Regolamento (UE) 576/2013 e sono volte a migliorare gli spostamenti degli animali domestici.
I passaporti europei emessi finora restano validi e non vanno sostituiti ma per i veterinari vi è l’obbligo di non emettere più vecchi modelli di passaporto
Munito di una lamina anticontraffazione del microchip il passaporto riporta i riferimenti del medico veterinario che ha emesso il documento, i trattamenti subiti dall’animale e i dati in merito all'antirabbica.
La vaccinazione antirabbica è obbligatoria perché la rabbia è presente in alcuni Paesi Europei come Grecia Croazia, Romania e Polonia e rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica.
Per poter viaggiare gli animali devono avere almeno 12 settimane di vita, età in cui si può effettuare la vaccinazione antirabbica: gli animali con meno di 12 settimane privi di profilassi antirabbica in alcuni Paesi europei non potrebbero neppure entrare.
Sono tuttavia previste delle deroghe all'obbligo di somministrare la vaccinazione antirabbica per non ostacolare la libera circolazione dei cittadini europei.
E’ bene informarsi in modo approfondito prima di partire rivolgendosi al proprio medico veterinario almeno due mesi prima se si intende visitare in un Paese comunitario e ancor prima se si deve viaggiare verso un Paese Extra UE.
Per conoscere le condizioni di ingresso nei vari Paesi, soprattutto di quelli che richiedono misure aggiuntive, è consigliabile consultare il sito curato dalla Commissione Europea.
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