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Al bando il piombo dalle munizioni dei cacciatori entro il 2017

Visti i rischi per biodiversità e persone, l'undicesima Conferenza delle Parti della Convenzione per le Specie Migratrici ha vietato l’uso del piombo nei proiettili dei cacciatori.  

Visti i rischi per biodiversità e persone, l'undicesima Conferenza delle Parti della Convenzione per le Specie Migratrici ha vietato l’uso del piombo nei proiettili dei cacciatori.  
A Quito, in Ecuador, si è di recente conclusa l'undicesima Conferenza delle Parti della Convenzione per le Specie Migratrici (COP11) e importanti decisioni sono state prese.
 
Innanzitutto è stato messo al bando il piombo dalle munizioni dei cacciatori perché ritenuto pericoloso per biodiversità e persone. In secondo luogo è stato vietato il Diclofenac a uso veterinario in quanto minaccia reale per i grandi rapaci.
 
Come sottolinea Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-Birdlife Italia, si tratta di un risultato straordinario, ottenuto grazie all'impegno dell'intera comunità ambientalista internazionale.
 
Per quanto riguarda il bando del piombo dai proiettili dei cacciatori si è deciso che entro il 2017 le munizioni dovranno essere di leghe non tossiche.
 

Studi scientifici hanno da tempo dimostrato come il piombo, già abolito da giocattoli, vernici e carburante, sia responsabile dell’avvelenamento di stagni, fiumi e paludi causando danni alla biodiversità e alle persone

Da molto si insisteva per imporre cambiamenti drastici all'industria venatoria che ovviamente non l’ha presa bene. L'Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili (Anpam) ha infatti criticato la decisione sostenendo che si avranno gravi ripercussioni a livello economico e occupazionale.

Ma in provvedimento del genere si rendeva assolutamente necessario perché l’inquinamento da piombo, oltre a colpire le acque e tutti gli animali che si abbeverano o vivono in esse, contamina anche i predatori degli animali colpiti e anche l’uomo che se ne nutre.

L’altra importante decisione presa dalla COP11 riguarda il bando del Diclofenac per gli animali di allevamento destinati alla carne

Il farmaco usato come antinfiammatorio per l'uomo è già stato vietato dal governo indiano, perché ha provocato la quasi estinzione di due specie di avvoltoi. Questi uccelli nutrendosi delle carcasse di animali trattati con Diclofenac muoiono in poco tempo di gotta viscerale e insufficienza renale.

Foto © photoexpert117 - Fotolia.com

Tipsby Dea

Al posto del Diclofenac

E' stato proposto di sostituire il Diclofenac con medicinali alternativi come il Meloxicam, che comunque deve essere ancora verificato.