Secondo un recente studio inglese i nostri gatti ci amerebbero davvero meno dei cani perché non hanno bisogno di noi.
Secondo un recente studio inglese i nostri gatti ci amerebbero davvero meno dei cani perché non hanno bisogno di noi.Un recente studio inglese conferma quanto si sospettava da sempre: il gatto si affeziona alla casa, il cane alla persona, un modo non molto carino per dire che i felini non hanno davvero bisogno degli umani.
Un’università inglese ha infatti eseguito sui gatti un test svolto negli anni ‘70 per valutare l’attaccamento di bambini e di cani a chi se ne prende cura. E’ così emerso che un gatto, se lasciato in un ambiente sconosciuto, non cerca rassicurazione rivolgendosi al suo proprietario. Se poi quest’ultimo lo lascia solo, il gatto dimostra di non sentirne affatto la mancanza.
Gli amanti dei gatti non sarebbero comunque convinti di questi risultati e a loro sostegno portano i risultati di uno studio promosso dall’Università di Tokyo, datato 2013, secondo cui gatti comprendono e amano gli uomini.
Secondo questa ricerca i gatti dimostrano risposte emotive ben specifiche alla presenza dell’uomo, a prescindere che vi sia una pregressa relazione oppure no.
Anche se non manifestano esplicitamente la propria gioia, i gatti hanno una serie di reazioni fisiche se entrano in contatto con il proprietario: orientano le orecchie in direzione della voce, dilatano le pupille a seguito di un forte stato d’eccitazione interiore e muovono la coda
Inoltre lo studio giapponese ha dimostrato che l’attività cerebrale dei gatti aumenta in modo non dissimile dai cani.
Ma perché i gatti stentano a rendere manifesto il loro affetto? Tra le ipotesi avanzate la più valida sarebbe quella secondo cui il gatto a causa delle sue ridotte dimensioni tende a mimetizzare gli stati di malessere per non diventare vittima dei predatori: un momento di gioiosa debolezza nella natura selvaggia, potrebbe essergli fatale.
Dunque secondo lo studio giapponese, al contrario del più recente studio inglese, i gatti sono fedeli e amorevoli tanto quanto i cani ma per un retaggio atavico non ostentano le loro emozioni.
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