Di solito si tende a sterilizzare i gatti, sia maschi che femmine, intorno ai 6 mesi di età, cioè quando si presuppone che abbiano raggiunto la maturità sessuale e siano quindi in grado di procreare.
Sterilizzazione del gatto: le cose da considerare
Tuttavia, poiché ci sono razze di gatti che raggiungono la maturità sessuale anche prima, il limite di età per la sterilizzazione può variare dai 4 ai 6 mesi.
Molto dipende dal tipo di vita di un gatto: se il micio non esce mai di casa, perché è un gatto domestico, si può aspettare tranquillamente i 6 mesi per procedere all'operazione, altrimenti in caso di gatti randagi, la sterilizzazione può essere anticipata, onde scongiurare un aumento incontrollato della popolazione felina.
È il veterinario a stabilire con precisione, in base alle caratteristiche del gatto, il momento giusto in cui intervenire.
Una gatta può essere sterilizzata quando è nello stadio prepuberale, quando pesa come minimo 2,5 kg oppure quando si trova nella fase di anestro, cioè dopo il primo calore.
In ogni caso è assolutamente sconsigliato sterilizzare un gatta che si trova nella fase di calore perché si corrono rischi superiori rispetto a quando si effettua l'operazione in condizioni normali.
I fattori che influenzano l'età fertile del gatto
Diversi sono i fattori che influiscono sull'inizio dell'età fertile di un gatto: si va dal peso alla razza di appartenenza, da una condizione di stress alle ore di luce.
Ad esempio i gatti siamesi hanno una pubertà precoce, mentre le razze di gatti a pelo lungo raggiungono la pubertà più tardi, intorno ai 12 mesi.
Se in casa convivono più gatti è possibile che le gatte, per evitare lotte, ritardino la pubertà come meccanismo di difesa. Se poi un gatto trascorre tante ore al sole o è esposto alla luce naturale, la probabilità che raggiunga prima la pubertà è maggiore.