I gatti selvatici sono ormai presenti sul 99,8% del territorio dell’Australia: fortemente a rischio la fauna selvatica autoctona.
I gatti selvatici sono ormai presenti sul 99,8% del territorio dell’Australia: fortemente a rischio la fauna selvatica autoctona.Secondo uno studio finanziato dal Programma nazionale del governo australiano di scienza ambientale e redatto da più di 40 tra i maggiori scienziati ambientali australiani, i gatti selvatici occupano ormai il 99,8% del territorio dell’Australia e sono presenti su quasi l’80% delle isole.
Sono dunque seriamente in pericolo le specie autoctone australiane: è appurato che proprio i gatti selvatici hanno portato all’estinzione circa 20 specie di mammiferi australiani dai tempi della colonizzazione europea, avvenuta più di 200 anni fa, quando i gatti vennero introdotti dai coloni europei per catturare i topi.
La lista delle specie estinte a causa dei gatti selvatici comprende il wallaby dalla coda unghiuta lunato, il bandicoot del deserto, il ratto canguro, il ratto coniglio e molti altri.
La popolazione totale del gatto selvatico, che occupa ormai l’intero territorio australiano compresi boscaglia e parchi nazionali, oscilla tra un minimo di 2,1 milioni e arriva fino a un massimo di 6,3 milioni quando le piogge rendono più disponibili le piccole prede di cui i gatti si nutrono.
Se non si interverrà con un’azione drastica altre specie autoctone spariranno: non si è infatti rivelata sufficiente l’istituzione di aree protette per salvaguardare la fauna selvatica perché i gatti selvatici riescono a penetrare e a diffondersi anche in queste zone.
Già nel 2015 il governo australiano aveva annunciato un piano che prevedeva entro il 2020 l’uccisione selettiva di 2 milioni di gatti domestici inselvatichiti e, nonostante gli sforzi degli addetti alla conservazione e delle squadre di recupero delle specie minacciate, i risultati non sono stati raggiunti.
Viene da chiedersi come mai, anziché proporre una soluzione drastica come quella dell’uccisione di milioni di gatti selvatici, non si sia pensato per tempo a concretizzare un valido piano di sterilizzazione di massa dei felini.
Foto La Stampa