Il tuo cane o il tuo gatto si agitano non appena intravedono la porta d’ingresso dell’ambulatorio veterinario? Ecco cosa puoi fare per controllare l’ansia e lo stress derivanti da una visita veterinaria.
Il tuo cane o il tuo gatto si agitano non appena intravedono la porta d’ingresso dell’ambulatorio veterinario? Ecco cosa puoi fare per controllare l’ansia e lo stress derivanti da una visita veterinaria.Andare dal medico o in ospedale non piace a nessuno e, proprio come noi umani, anche i nostri amici a quattro zampe temono le visite dal veterinario. Un recente studio pubblicato sul “Journal of Veterinary Internal Medicine” dimostra che la pressione del sangue di un gatto aumenta in maniera considerevole ogni volta che viene sottoposto a una visita veterinaria: ciò dipende dal fatto che l’animale domestico, quando viene visitato, è manipolato in modo energico e deciso da una persona il più delle volte estranea.
L’ispezione delle orecchie e della bocca, la palpazione della pancia, la misurazione della febbre e a volte anche l’iniezione sono esperienze traumatiche per il pet, che si sente in trappola sul tavolo veterinario
Oltretutto gli ambulatori veterinari sono pieni di feromoni della paura, rilasciati dalle ghiandole anali degli animali che sono passati in precedenza: i cani e i gatti, che a differenza di noi umani sono dotati di un olfatto estremamente sviluppato, li percepiscono immediatamente e iniziano ad agitarsi.
A volte la reazione è così violenta che i gatti iniziano a graffiare e i cani a ringhiare e abbaiare: il più delle volte i pet si immobilizzano impietriti o iniziano ad ansimare e a farsi prendere completamente dal panico cercando di fuggire o tentando di nascondersi e arrivando anche a espletare i propri bisogni nella sala d’attesa o sul tavolo veterinario.
In casi come questi, cercare di tranquillizzare il pet muovendosi con lentezza, accarezzandolo e parlandogli dolcemente non serve a molto e neppure la presenza del padrone sembra calmarli: occorre dunque giocare in anticipo, somministrando al vostro amico peloso dei prodotti fitoterapici calmanti. In commercio ci sono diverse soluzioni che possono aiutare a gestire l’ansia e lo stress di cane e gatto, ad esempio Beaphar propone sia i collari che le compresse.
Beaphar No Stress Compresse è un prodotto a base di una miscela di estratti naturali di piante calmanti come rosmarino, tiglio, fiori di luppolo e melissa che aiutano a calmare i pet nei momenti più delicati della giornata, senza causarne sonnolenza. Usate per alleviare stati di agitazione e problemi comportamentali di cani e gatti di tutte le razze e le età, le Compresse No Stress della Beaphar possono essere somministrate direttamente o aggiunte al cibo e agiscono dopo circa un’ora e mezza. Quindi se si deve portare il cane o il gatto dal veterinario e si sa che inizierà a innervosirsi e ad agitarsi, conviene somministrare una compressa calmante almeno un paio di ore prima della visita.
In alternativa, se il cane o il gatto sono soggetti a vivere nell’arco della giornata diversi momenti stressanti perché, ad esempio, hanno paura di restare a casa da soli o soffrono di uno stato di agitazione prolungato conseguente all’arrivo in casa di un neonato o di un nuovo animale o per viaggi in auto frequenti, conviene far indossare al pet Beaphar No Stress Collare. Adatto a cani di tutte le razze ed età e anche ai gatti, questo collare riduce i problemi comportamentali causati da situazioni di stress grazie al rilascio graduale, nel corso di un periodo di 3-4 settimane, di ingredienti sicuri e naturali come valeriana e lavanda, piante ben note per le loro proprietà fitoterapeutiche e calmanti.
Il collare No Stress della Beaphar va fatto indossare in modo da lasciare uno spazio di due dita con il collo dell’animale: una volta indossato, la valeriana viene rilasciata immediatamente e il pet inizia a rilassarsi entro un’ora dall’applicazione.
In altre circostanze si può optare per chiedere visite veterinarie a domicilio oppure si può cercare di abituare il cane facendo delle visite allo studio medico solo per salutare il veterinario: così l’animale familiarizza con l’ambulatorio, senza associarlo a un’esperienza negativa.