Non sempre è facile riconoscere una situazione di maltrattamento ai danni di animali, ma appena se ne ha il sospetto non bisogna rimanere indifferenti.
Non sempre è facile riconoscere una situazione di maltrattamento ai danni di animali, ma appena se ne ha il sospetto non bisogna rimanere indifferenti.Situazioni di maltrattamento su cani, gatti e altri animali purtroppo sono all’ordine del giorno: quotidianamente veniamo informati di azioni violente e crudeli compiute nei confronti di tanti animali indifesi.
Non sempre però è semplice e immediato riconoscere i segnali di un maltrattamento anche perché la violenza nei confronti di animali può attuarsi in diversi modi che non contemplano il gesto fisico.
Sono da considerarsi atti di maltrattamento nei confronti degli animali, punibili dalla legge, non sono la violenza fisica ma anche quella psicologia, l’abbandono, la detenzione illegale e inappropriata di animali, l’uso di animali in gare e in combattimenti clandestini.
E’ reato confinare l’animale in uno spazio angusto fatiscente, al buio, senza che abbia la possibilità di movimento e senza che siano rispettate le dovute norme igieniche e di salute.
E’ reato non nutrire un animale in modo adeguato magari costringendolo alla fame e alla sete come pure sottoporre a sevizie e violenze fisiche o ricorrere all’uso di collari e museruole costrittive, o tenere il cane a catena.
E’ reato sottoporre l’animale a fatiche non idonee alla sua indole, addestrarlo in modo aggressivo e usarlo nei combattimenti a scopo di lucro e nella pratica dell’accattonaggio.
Ma è anche maltrattamento trasportare in modo non regolamentare gli animali durante un lungo viaggio, non rispettando i dovuti accorgimenti e gli spazi adeguati, infine è inteso come reato lo sfruttamento continuo di un animale per la procreazione con lo scopo di vendere i cuccioli.
Qualora dovessi accorgerti di una delle situazioni sopra elencate devi cercare, nel limite del possibile, di documentare la violenza con foto e filmati e rivolgerti immediatamente alle autorità competenti, ovvero ai Carabinieri, al Corpo Forestale, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alla Polizia locale (Municipale-Provinciale).
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