Il periodo della Pasqua ci vede portare in tavola la tradizione. E in Italia tradizione significa soprattutto carne di agnello. Le crudeltà a cui sono sottoposti questi cuccioli sono però indicibili e sono molte le associazioni animaliste che si occupano di far emergere la realtà dei fatti
Il periodo della Pasqua ci vede portare in tavola la tradizione. E in Italia tradizione significa soprattutto carne di agnello. Le crudeltà a cui sono sottoposti questi cuccioli sono però indicibili e sono molte le associazioni animaliste che si occupano di far emergere la realtà dei fattiLe investigazioni di Animal Equality e Essere Animali hanno permesso di scoprire i terribili retroscena riguardanti il commercio di carne di agnello. Gli agnelli, nella loro breve esistenza, sono costretti a subire sofferenze indicibili per ossequiare una tradizione religiosa: ogni anno, nel periodo che precede la Pasqua, vengono uccisi circa 800mila cuccioli dopo essere stati sottoposti a condizioni di detenzione terribile e a viaggi estenuanti. Per quanto doloroso possa essere, andiamo a scoprire meglio cosa si nasconde dietro la macellazione degli agnelli e i motivi per i quali sarebbe opportuno non consumare carne di angello e capretto.
L'orrore del trasporto degli agnelli a Pasqua
Recenti investigazioni mostrano senza fronzoli le condizioni in cui gli agnelli vengono trasportati verso i macelli italiani. Ricordiamo che il trasporto di animali vivi, agnelli compresi, è regolamentato per legge e qualsiasi variazione costituisce un reato. Eppure nei camion ispezionati nel corso di un'investigazione sono stati trovati agnelli stipati ben oltre la capienza del veicolo: schiacciati uno sopra l'altro, i cuccioli non avevano neanche la possibilità di nutrirsi o abbeverarsi. Oltre alla mancanza degli abbeveratoi, molti camion non erano forniti di divisori o di sistemi obbligatori di ventilazione. Questa, purtroppo, non è un'eccezione alla regola, anzi. Gli animali verso i macelli compiono viaggi lunghissimi e in condizioni degradanti dopo essere partiti da altri dall'est Europa, la Francia o la Spagna.
Tea Dronjić, veterinaria di Animal Welfare Foundation, associazione che con Enpa si è occuopata di investigare le condizioni degli animali vivi in viaggio, ha dichiarato: "Ogni anno dal 2016, nei periodi di Pasqua e Natale, indaghiamo sul trasporto degli agnelli verso i macelli italiani. In questi anni le violazioni si sono costantemente ripetute e non si vedono miglioramenti. Questo dimostra chiaramente che, nonostante le multe elevate, le violazioni non diminuiscono, mentre gli agnelli non ancora svezzati continuano ad essere trasportati in modo illegale, poiché questi animali non possono essere nutriti a bordo di veicoli. Le autorità italiane dovrebbero intervenire, abolendo queste pratiche vergognose".
La controversa pratica della pesatura
Prima di essere stipati su un camion per essere trasportati verso i macelli italiani, gli agnelli sono sottoposti alla cruenta pratica della pesatura: i cuccioli vegono appesi per le zampe e pesati in gruppo. Si tratta di una pratica molto dolorosa che può provocare agli agnelli strappi ai muscoli e ai legamenti o peggio, la frattura dei carpi.
Crudeltà da parte degli addetti ai lavori
Purtroppo le immagini delle investigazioni mostrano una realtà ben diversa rispetto alla bucolica immagine che ognuno di noi ha in mente sugli allevamenti. Non esistono agnelli che pascolano felici nei prati e nei campi, ma solo cuccioli che vengono maltrattati anche dagli addetti ai lavori: gli angelli vengono presi per il collo, trascinati violentemente a terra o, addiruttura, lanciati sui camion.
Gli agnelli vengono uccisi senza essere storditi
La velocità di macellazione e la scarsa formazione da parte degli operai addetti a questa pratica fanno sì che lo stordimento del cucciolo prima dell'uccisione non sia efficace. Lo stordimento è grossolano, impreciso e inadeguato. Agli agnelli viene tagliata la gola quando sono ancora coscienti, causando un'agonia lenta e crudele all'animale.
Macellazione di gruppo
Sono molte le investigazioni da parte delle associazioni animaliste che denunciano pratiche cruente nell'uccisione degli agnelli. Da Animal Equality a Essere Animali, le immagini mostrano la realtà che si cela dietro i macelli. Cuccioli con un solo mese di vita vengono malamente scaricati dai camion e assistono all'uccisione dei loro simili. La legge impone che, durante la macellazione, agli animali venga risparmiata ansia e dolore, cosa che ella realtà dei fatti non accade perché gli agnelli coscienti assistono all'uccisione dei loro compagni.
Come reagire a tutta questa violenza? Semplicemente non alimentando la richiesta di carne di agnello. Nel corso degli ultimi anni è certamente diminuita, ma non è ancora abbastanza. Perché a Pasqua servono centinaia di migliaia di cuccioli per soddisfare una tradizione da molti considerata "irrinunciabile".
Foto di apertura: Gemma Evans su Unsplash