Abbandono degli animali e randagismo sono fenomeni strettamente connessi, lontani da una soluzione definitiva: scopriamo la situazione nel nostro Paese.
Abbandono degli animali e randagismo sono fenomeni strettamente connessi, lontani da una soluzione definitiva: scopriamo la situazione nel nostro Paese.Abbandonare un cane o un qualsiasi altro animale non solo è un atto riprovevole dal punto di vista etico ma, come stabilisce l’articolo 727 del codice penale, è anche un reato punibile con l’arresto fino a un anno di reclusione e una multa tra i 1000 e i 10000 euro.
Eppure ogni estate si assiste al triste fenomeno degli abbandoni di animali domestici, primi fra tutti di cani e gatti, che vanno a incrementare il fenomeno del randagismo.
Stando alle informazioni fornite dalle associazioni animaliste come Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Lav (Lega anti vivisezione), il randagismo rispetto ai dati di dieci anni fa è in calo al Nord Italia, ma è ancora a livelli seri al Sud e nelle isole.
I numeri delle anagrafi
Si stima che in Italia i cani randagi siano tra i 500-700 mila: questo dato è da leggersi per difetto perché ancora oggi i dati a disposizione sul randagismo sono scarsi e non tutte le regioni hanno affrontato con scrupolo la questione dell'anagrafe degli animali d’affezione.
Il Ministero della Salute ha comunicato che sono circa 12 milioni gli animali registrati: 1 milioni cani, 500 mila gatti e 1600 di furetti.
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Se si considerano solo i cani, tra il 2006 e il 2018 le iscrizioni all'anagrafe sono aumentate del 57% a livello nazionale: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono le regioni con il maggior numero di animali censiti.
L'iscrizione degli animali all'anagrafe, obbligatoria per legge, svolge un ruolo chiave nella lotta al randagismo perché contribuisce a limitare gli abbandoni, rende meno prolungata la presenza degli animali nei canili rifugio e porta benefici nei casi di smarrimento.
Costi e dati sul randagismo
In Italia i canili sono circa 1200 di cui 766 sono canili rifugio e 434 sanitari: la maggioranza dei canili si trova al sud (44%) e per ciascun animale si arrivano a spendere 3,50 euro al giorno per un totale di circa 1300 euro di costo annuale.
Le regioni che spendono di più per far fronte all’emergenza randagismo sono la Puglia e la Campania che rispettivamente spendono 26,4 e 21,2 milioni (dati riferiti all'anno 2017).
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