Nell’arco di una giornata, la passeggiata rappresenta il momento più atteso dal cane, non solo perché può fare i suoi bisogni ma anche perché ha la possibilità di esplorare l’ambiente circostante, ricevere tanti stimoli olfattivi e visivi e incontrare altre persone o altri animali.
È bene precisare fin da subito che non esiste un orario preciso per portare fuori il cane, né esiste un numero esatto di uscite da effettuare in un giorno: tutto dipende dal tipo di cane che si ha e dal luogo in cui si vive.
Quando portare fuori il cane: i fattori da considerare
Alcune razze canine, come ad esempio il Border Collie, necessitano anche di quattro lunghe uscite quotidiane per poter sfogare tutta la loro energia, mentre i cosiddetti cani da salotto come il Carlino possono tranquillamente uscire anche solo una o due volte al giorno.
Pure l’età conta molto: i cani anziani fanno fatica a camminare e si stancano più facilmente rispetto a un cane giovane, dunque le loro uscite devono essere ridotte rispetto a quanto erano soliti fare.
Ugualmente è importante il luogo in cui si abita: chiaramente in campagna, si hanno maggiori spazi a disposizione per far lunghe passeggiate con il proprio cane rispetto alla città che offre meno aree verdi.
Comunque sia, indipendentemente da dove si vive, è fondamentale permettere al cane di uscire quotidianamente in passeggiata.
Passeggiata con il cane: meglio di mattina o di sera
Gli orari considerati migliori sono quelli della mattina e della sera, quando il traffico diminuisce e c’è meno confusione.
C’è chi è abituato a portare in passeggiata il cane a mezzogiorno o durante il pomeriggio: se il cane è abituato, si può continuare, a patto però di non farlo quando fa troppo caldo.
È altresì importante rispettare la routine e portare fuori il cane possibilmente sempre alla stessa ora: il cane è un animale abitudinario e rispettare gli orari lo porta ad essere un animale più equilibrato.