Ogni anno più di 20mila tartarughe marine finiscono accidentalmente nelle reti dei pescatori che non riescono a liberarle in tempo.
Ogni anno più di 20mila tartarughe marine finiscono accidentalmente nelle reti dei pescatori che non riescono a liberarle in tempo.Si calcola che in tutto il mar Mediterraneo ogni anno più di 130.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente nelle reti da pesca e di queste ben 40mila non riescano a sopravvivere.
In Italia la pesca accidentale colpisce più di 20.000 tartarughe marine all'anno senza contare purtroppo le migliaia di esemplari che ingoiano sacchetti di plastica scambiandoli per meduse o quelle che vengono colpite dalle imbarcazioni mentre galleggiano per scaldarsi al sole.
A questo triste primato si aggiunge anche la distruzione di nidi da parte dei mezzi meccanici utilizzati per la pulizia delle spiagge e da un'attività turistica incontrollata nonché la morte prematura di migliaia di piccoli appena nati che finiscono sulle strade disorientati dalle luci artificiali di coste sempre più cementificate.
Per questo motivo il Wwf lavora da tempo in stretta collaborazione con i pescatori italiani e dell'altra sponda dell'Adriatico per dare a loro tutti gli strumenti di conoscenza utili per salvare migliaia di animali protetti.
Inoltre il Wwf collabora ed è partner del progetto Netcet la rete pan-adriatica a protezione di cetacei e tartarughe marine nata nel 2012.
Netcet è un progetto internazionale finanziato dalla Ue, coordinato dal Comune di Venezia, a cui partecipano 13 partner Ong, tra cui il Wwf stesso, istituti di ricerca, Comuni, nei cinque paesi rivieraschi adriatici (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania). Lo scopo è quello di attuare una vasta gamma di misure per proteggere le popolazioni di cetacei e tartarughe ospitate nel mar Adriatico.
Il progetto Netcet ha anche attivato una rete di monitoraggio degli spiaggiamenti di tartarughe e cetacei lungo le coste adriatiche che vengono registrati in appositi database online e sta studiando vari aspetti della distribuzione e biologia legati alla conservazione di questi animali tramite telemetria satellitare e perlustrazioni aeree.
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