Un team di scienziati israeliani ha scoperto perché i tentacoli di piovra non si intrecciano mai e non finiscono per appiccicarsi l'un l'altro.
Un team di scienziati israeliani ha scoperto perché i tentacoli di piovra non si intrecciano mai e non finiscono per appiccicarsi l'un l'altro.I ricercatori israeliani dell’Università Ebraica di Gerusalemme hanno cercato di rispondere a un quesito che può sembrare insignificante: perché i tentacoli della piovra non si appiccicano tra loro?
Durante una serie di esperimenti pubblicati sulla rivista Current Biology e sul quotidiano Guardian di Londra, uno studente ha notato che i tentacoli dei polpi, pur essendo ricoperti di ventose, che si appiccicano a qualsiasi cosa, non si attaccano alla pelle della piovra stessa.
I tentacoli oltre a non attaccarsi tra loro non si intrecciano mai altrimenti l'esistenza dei polpi sarebbe assai complicata.
Gli scienziati israeliani guidati dal professor Binyamin Hochner hanno così cercato di capire il perché di questa proprietà dei polpi sottoponendoli ad una serie di test.
Gli studiosi hanno così notato che le ventose di un tentacolo amputato non si attaccavano agli altri tentacoli della piovra pur riuscendo ancora ad appiccicarsi a qualsiasi altro oggetto come ad esempio un vetrino da laboratorio. L'unico caso in cui il tentacolo amputato si attaccava ad un altro si è verificato quando quest'ultimo era stato spellato in precedenza.
Gli scienziati hanno anche notato che il tentacolo amputato non si appiccicava alla parte di vetrino su cui era presente un gel contenente estratto di pelle di octopus. Altri test hanno rivelato che le piovre afferravano con facilità i tentacoli amputati ma le ventose non si attaccavano ai tentacoli amputati se li riconoscevano come loro.
Tutti questi esperimenti hanno così spinto gli scienziati a ipotizzare che le piovre presentano sulla propria pelle una sostanza chimica che impedisce alle ventose di attaccarsi tra loro.
Attualmente viene studiata anche la capacità dei tentacoli di interagire in modo indipendente senza mai formare dei nodi inestricabili: questi studi si stanno rivelando fondamentali perché le conseguenze di nuove scoperte potrebbero avere applicazioni nella robotica.
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