Capace di resistere a temperature rigidissime, la volpe artica è un canide che abita gli affascinanti paesaggi delle regioni artiche e subartiche.
Capace di resistere a temperature rigidissime, la volpe artica è un canide che abita gli affascinanti paesaggi delle regioni artiche e subartiche.Cacciata per anni a causa della sua morbida pelliccia, la volpe artica (Alopex lagopus), anche nota come “volpe azzurra” o “volpe grigia” o volpe delle nevi, o anche volpe polare (talvolta anche volpe siberiana) abita i paesaggi suggestivi del Polo Nord e delle regioni artiche.
Caratteristiche della volpe artica
Mammifero di piccole dimesioni, la volpe artica può misurare tra i 53 ai 55 cm e pesare circa 4 kg. Le orecchie di questo canide sono più piccole e rotondeggianti rispetto quelle della volpe rossa e il suo folto manto, cambia colore in base alle stagioni.
Dove vive la volpe artica
Le volpi polari vivono nelle aree artiche e subartiche del pianeta e dunque son presenti nel Nord America (Canada, Nunavut e Alaska) nell’Europa Settentrionale (Islanda, nord della Scandinavia e Svalbard), in Groenlandia e nel nord della Russia.
La resistenza alle temperature più estreme
Abituata a vivere in un ambiente polare con un clima rigidissimo, la volpe delle nevi riesce a sopportare temparature che scendono a 50 gradi sotto zero.
Comportamento della volpe artica
Foto: Ondrej Prosicky-123RF
La volpe artica vive in grandi tane, scavando in terreni privi di ghiaccio un complesso sistema di tunnel che può arrivare fino a un chilometro quadrato. Il colore della pelliccia permette a questo canide di mimetizzarsi con facilità nell'ambiente circostante, nascondendosi alla vista dei predatori.
Cosa mangia la volpe artica
La volpe delle nevi si ciba di lepri artiche, uccelli, pulcini, topi, ma soprattutto di lemming, cioè dei piccoli roditori artici, e talvolta persino cuccioli di foca rimasti indifesi. Integrano la sua dieta, resa flessibile per meglio adattarsi al clima rigido, anche uova, molluschi, ricci di mare, alghe e bacche.
Come si riproduce la volpe artica
Le volpi delle nevi sono sostanzialmente monogame e tendono a formare coppie stabili. Le femmine partoriscono in primavera, dopo una gestazione di 52 giorni circa, e le cucciolate sono molto numerose e possono arrivare a 15 cuccioli di volpe artica, anche se il tasso di mortalità è alto.
Perché la volpe artica è in pericolo?
Cacciata fino a non poco tempo fa per la sua pregiata pelliccia, la volpe artica oggi si trova in un buon stato di conservazione anche se è considerata a rischio solo nelle zone subartiche della Lapponia. Oggi la caccia alle volpi polari è proibita nella maggior parte dei paesi e rigidamente regolamentata in quei pochi in cui è ancora permessa, cosa che per il momento sembra scongiurare il pericolo di una possibile estinzione.
I cambiamenti climatici
Il pericolo per la volpe artica oggi è rappresentato non tanto dall'uomo e dalla caccia, quanto piuttosto dai cambiamenti climatici che minacciano il suo habitat, sul cui delicato equilibrio si basa anche tutta la catena alimentare. Un destino che la accomuna agli animali del polo nord.
Curiosità sulla volpe artica
Più piccole e più pelose, le volpi polari hanno delle peculiarità tutt’altro che casuali: scopriamo perché!
La pelliccia di volpe artica
La pelliccia della volpe artica cambia colore a seconda delle stagioni: in inverno è bianca, talvolta tendente al grigio, mentre in estate la colorazione vira verso il bruno con sfumature blu. Questo le permette di mimetizzarsi sia durante le stagioni più rigide, nascondendosi tra la neve (come fa la volpe bianca), sia durante quelle più miti, sfruttando la colorazione scura per camuffarsi nella tundra. Tuttavia questa pigmentazione scura non ha niente a che vedere con la volpe nera, che non è altro che una rara variante di colore della classica volpe rossa. Se quindi siete alla ricerca di presunte immagini di volpe artica nera, beh è probabile che incapperete in una rara volpe rossa affetta da melanismo.
Le orecchie e la coda
Le orecchie di questi animali, come già detto nella precedente descrizione della volpe artica, sono piccole e rotondeggianti e non a caso. Questa peculiarità fisica, unita al muso più corto rispetta alla sua “parente rossa”, le consente di disperdere il calore il meno possibile. È la stessa ragione per cui i palmi delle zampe sono particolarmente pelosi (cosa che ha anche una funzione antiscivolo sulle superfici ghiacciate). Dettagli non da poco, visto che questi esemplari devono sopravvivere al clima artico. Anche la folta coda aiuta la volpe polare a proteggersi dal freddo.
Foto apertura: Ondrej Prosicky-123RF