Piccoli insetti dall’aspetto carino, le coccinelle arlecchino possono rivelarsi assai dannose per l’ecosistema e anche per l’uomo.
Piccoli insetti dall’aspetto carino, le coccinelle arlecchino possono rivelarsi assai dannose per l’ecosistema e anche per l’uomo.Le coccinelle arlecchino (Harmonia axyridis) sono dei coleotteri di origine asiatica ma non hanno nulla a che vedere con le coccinelle comuni: questi animali piccoli sono assai temuti perché nocivi per l'uomo e per la produzione del vino.
Coccinelle arlecchino: origini
La coccinella arlecchino è originaria dell’Asia ma ha iniziato a diffondersi nel resto del mondo a partire dal 1916, quando gli Stati Uniti decisero di importarla per impiegarla come agente di controllo biologico per afidi e coccidi. Sul finire degli anni ’80 però sono iniziate le segnalazioni di una diffusione incontrollata di questo coleottero negli Stati Uniti e, a partire da questo momento, il suo controllo è stato impossibile. Dal Nord America la coccinella arlecchino si è estesa in America latina, Sudafrica ed Europa: in Italia le prime segnalazioni di questa specie di coccinelle risalgono al 2006.
Come riconoscere la coccinella arlecchino
La coccinella arlecchino si riconosce per la grande varietà di toni che presenta: il capo può essere giallo o nero o giallo con macchie nere, mentre la parte anteriore del torace è gialla con macchie nere centrali. Le macchie possono essere due o quattro ed essere posizionate in modo da formare due linee curve, oppure una M o un trapezio. Nelle parti laterali del corpo c'è una macchia ovale di colore giallo: indicativamente si tende a riconoscerle perché, a prima vista non sono rosse ma sembrano più essere delle coccinelle arancioni.
Coccinella arlecchino e coccinella comune
Foto: Taina Sohlman - 123RF
Le coccinelle arlecchino si distinguono dalla coccinella comune perché hanno il corpo più grande, lungo cioè dai 5 agli 8 millimetri. La coccinella comune (Coccinella septempunctata), di forma fortemente convessa e ovoidale è invece di un bel colore colore rosso acceso, con la presenza di tre punti neri per ognuna delle due ali anteriori ed uno sulla commissura, per un totale di sette punti, non a caso è anche chiamata “coccinella dai sette punti”.
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I pericoli per le coccinelle comuni
La coccinella arlecchino rappresenta un pericolo per il nostro ecosistema perché è un predatore molto attivo di afidi, cocciniglie, larve di coccinella, altri insetti e coleotteri. Questa specie di coccinella riesce con estrema facilità ad eliminare le specie di coccinelle autoctone, come la coccinella comune, e a sostituirsi ad esse.
Coccinelle arlecchino: i pericoli per l'uomo
La coccinella arlecchino è temuta dall’uomo per diversi motivi: in ambito agricolo questo piccolo coleottero minaccia i vigneti perché tende a rifugiarsi all'interno dei grappoli d’uva, rilasciando una linfa ricca di metossipirazine, sostanze dall’odore sgradevole che alterano in modo irreparabile il sapore e l'odore del vino. Inoltre queste coccinelle tendono anche a infestare i muri degli edifici, i mobili e persino gli indumenti. L’emolinfa prodotta da queste coccinelle contiene anche sostanze allergene come l'Hara 1 e 2 che sono in grado di provocare orticaria, rinite, congiuntivite e asma in persone particolarmente sensibili.
Foto apertura: Stefan Rotter - 123RF