Uno studio scientifico spiega il segreto di uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi del panorama naturale, quello delle farfalle Monarca.
Uno studio scientifico spiega il segreto di uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi del panorama naturale, quello delle farfalle Monarca.Il volo stagionale delle farfalle Monarca, una migrazione che dura due mesi, è uno dei viaggi più straordinari e complessi del mondo animale.
In autunno milioni di questi esemplari di Danaus plexippus provenienti da Canada e Stati Uniti volano per quasi 4000 km per svernare in una piccola valle del Messico centrale: qui passano l’inverno in uno stato di semiibernazione, aggrappate ai rami degli alberi. In primavera, dopo gli accoppiamenti, ritornano verso il nord e durante il tragitto le femmine depongono le uova.
Le migrazioni verso il Canada, avvengono in 3 generazioni, il ritorno in Messico avviene invece in un'unica generazione: si tratta di un raro caso di migrazione in più generazioni.
Gli scienziati si sono a lungo domandati come questi lepidotteri riescano a mantenere l’orientamento senza perdersi durante questa lunga migrazione e la risposta è arrivata da uno studio accademico dell’Università di Washington.
Il matematico Eli Shlizerman, in collaborazione con alcuni colleghi biologi, ha individuato il funzionamento dell’orientamento delle farfalle Monarca svelando così il segreto dei loro spostamenti di andata e ritorno.
Gli scienziati hanno registrato i segnali nervosi che, dalle antenne e dagli occhi delle farfalle, vanno verso il cervello: i dati raccolti sono poi stati inseriti in un modello matematico per verificare come i due meccanismi, quello eccitatorio e quello inibitore, controllano i segnali delle antenne e degli occhi dei lepidotteri.
Grazie ai neuroni azimut degli occhi, i lepidotteri seguono la posizione del sole rispetto all'orizzonte, tramite invece le antenne riescono a scandire i tempi della giornata perché in esse c’è una sorta di micro orologio naturale che regola il ritmo “circadiano”, cioè il ritmo caratterizzato da un periodo di 24 ore.
Le informazioni così raccolte attraverso gli occhi e le antenne vengono incrociate e integrate: l'equilibrio tra questi segnali spinge le farfalle a prendere la direzione giusta, correggendo la rotta quando serve.
E’ questa sorta di gps interno che porta le farfalle Monarca, di generazione in generazione, a percorrere la strada verso il Messico: in primavera questa specie di bussola biologica funziona in modo opposto e speculare riportando le farfalle in Nord America.