Un altro gigante se n’è andato per sempre: nello stato malese di Sabah sono ormai estinti i rinoceronti allo stato selvaggio.
Un altro gigante se n’è andato per sempre: nello stato malese di Sabah sono ormai estinti i rinoceronti allo stato selvaggio.Il ministro dell’Ambiente malese, Masidi Manjun, ha annunciato che il rinoceronte di Sumatra orientale è da considerarsi estinto allo stato selvaggio. Nello stato malese di Sabah non esistono più esemplari di questa creatura timida e solitaria che vive nel fitto delle foreste del Borneo.
Il rinoceronte più piccolo e sfuggente del mondo, il rinoceronte di Sumatra orientale o rinoceronte del Borneo (Dicerorhinus sumatrensis harrissoni) è una sottospecie del rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) di cui si contano altre due sottospecie: il Dicerorhinus sumatrensis lasiotis, noto come rinoceronte di Sumatra settentrionale, e il Dicerorhinus sumatrensis, noto come rinoceronte di Sumatra occidentale.
Fino al 2008 si contavano nella zona circa cinquanta rinoceronti, dopo cinque anni appena dieci e oggi, con ogni probabilità, sono estinti.
I motivi di questa repentina estinzione sono sostanzialmente, la caccia di frodo per il loro corno e la perdita dell’habitat dovuto alla deforestazione, per far posto a piantagioni di palma da olio.
Questi pacifici animali, risalenti al Pleistocene, un tempo popolavano le foreste di Malesia, India, Myanmar, Bangladesh, Laos, Thailandia, Indonesia e Cina. Poi a partire dal 1930 l’uomo ha iniziato a cacciarli per il loro corno utilizzato dai cinesi nella loro medicina tradizionale.
I rinoceronti hanno così iniziato a nascondersi nel fitto delle foreste ma anche in questo caso l’uomo ha saputo stanarli: a causa della deforestazione intere aree remote della foresta un tempo inaccessibili sono state raggiunte dai bracconieri.
Attualmente gli unici sopravvissuti di questa specie di rinoceronte sono tre esemplari, Iman, Puntung e Tam, due femmine e un maschio, tenuti in semi-libertà nella riserva Borneo Rhinoceros Sanctuary (Brs).
A causa dei problemi di salute delle due femmine la riproduzione naturale risulta impossibile per cui, per salvare la specie dall’estinzione anche in cattività, sarà necessario ricorrere alla fecondazione in vitro.
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