Sviluppato da Fao arriva il programma che riconosce uno squalo in cinque minuti e potrà aiutare a contrastarne il commercio illegale.
Sviluppato da Fao arriva il programma che riconosce uno squalo in cinque minuti e potrà aiutare a contrastarne il commercio illegale.iSharkFin è un nuovo software sviluppato dalla Fao che permette in 5 minuti di identificare gli squali. Questa specie, sempre più a rischio estinzione, può dunque contare su uno strumento in più nella lotta contro il commercio illegale delle sue pinne.
Il software, che può essere utilizzato su smartphone e tablet, viene usato dagli addetti alla dogana, ispettori portuali e dei mercati ittici che non hanno una formazione specifica nel riconoscimento e nella classificazione scientifica delle specie ma anche dai pescatori che vogliono evitare la cattura di specie protette.
I lavori su iSharkFin sono iniziati nel 2013 quando cinque specie di squali sono state inserite nella Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche a rischio d'estinzione (Cites).
Questo strumento digitale potrà permettere alle autorità di scoprire la reale entità della pesca allo squalo a livello mondiale: secondo un recente studio pare infatti che gli squali uccisi si aggirano intorno ai 73 milioni, ben il 6% dello stock totale annuo.
iSharkFin, si fonda su tecniche d'intelligenza artificiale: partendo da una fotografia, vengono scelti alcuni dettagli tra cui dei punti chiave della forma della pinna. Un algoritmo equipara le informazioni con i dati in possesso e, in cinque minuti, identifica la specie di squalo.
Finora iSharkFin ha permesso di identificare 35 specie di squalianalizzando le pinne dorsali e sette solo studiando le pinne pettorali. La maggior parte di queste specie sono oggetto di commercio a livello internazionale e altre verranno aggiunte al software in quanto stanno diventando rare, ma sarà necessario del tempo per raccogliere tutti i dati.
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