Deciso dall’Iccat, la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico, l’innalzamento del 20% delle pescate di tonno rosso.
Deciso dall’Iccat, la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico, l’innalzamento del 20% delle pescate di tonno rosso.Le quote previste per il 2017, in un primo momento stabilite a 23.155 tonnellate, saranno in seguito rivalutate tenendo conto dei risultati conseguiti nel 2016.
Sergi Tudela, responsabile del programma per la pesca del WWF Mediterraneo, si è detto molto preoccupato perché tutti gli sforzi di conservazione compiuti negli ultimi anni potrebbero essere vanificati con questa decisione.
Ultimamente si erano manifestati segnali di ripresa nella popolazione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo generando ottimistiche aspettative.
Purtroppo a seguito di ciò alcune nazioni hanno preteso aumenti delle quote di cattura, ignorando qualsiasi avvertimento da parte degli scienziati e cioè che un eventuale aumento dei livelli di cattura deve essere graduale e moderato.
Questa specie di tonno rosso che popola le acque del Mediterraneo e dell'Atlantico dell'Est non è stato l’unico tema affrontato nella riunione dell’Iccat: le nazioni, pur tentandoci, non sono riuscite a trovare un accordo su nuove misure protettive nei confronti di un’altra specie a rischio, ovvero gli squali.
Per Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia, è arrivato il momento che pescatori, venditori e anche consumatori si assumano maggiori responsabilità in modo da ricostituire completamente gli stock di tonno rosso.
Insomma l'associazione ambientalista invita i pescatori e i commercianti di tonno rosso a garantire sostenibilità e piena tracciabilità del prodotto.
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