Può capitare durante una passeggiata, in prossimità di campi e zone boschive, di incontrare sul proprio cammino un riccio, un animaletto di piccole dimensioni che, nonostante gli aculei presenti sul suo corpo è estremamente delicato.
Purtroppo, a volte, questo pacifico animaletto finisce per essere
investito da automobili di passaggio mentre sta attraversando la strada per spostarsi da una zona all’altra in cerca di cibo: nel caso dovesse capitarti di trovare un riccio ferito cerca di soccorrerlo immediatamente portandolo dal
veterinario più vicino.
I ricci sono animali capaci di affezionarsi alle persone: in certi casi arrivano addirittura a riconoscere negli uomini i propri genitori, tuttavia per la legge Italiana è proibito mantenere in cattività un riccio selvatico a meno che non si tratti di accoglierlo per un breve periodo come quando se ne soccorre uno che ha bisogno di aiuto.
In tal caso devi ricreare un habitat giusto mettendogli a disposizione un anzitutto una scatola di cartone coperta ma provvista di foro per l’uscita oppure una cassetta di legno dai bordi alti in cui posizionare foglie secche o pezzetti di carte con cui costruirà una calda tana.
Provvisoriamente si può ospitare il riccio anche nella classica gabbietta per
criceti, furetti o canarini per impedirgli di fuggire e incappare in pericoli, ricoprendo il fondo con dei fogli di giornale.
I ricci in natura si nutrono di piccoli insetti come scarafaggi, cavallette e grilli ma anche di lombrichi, lucertole e millepiedi e di animali più grandi come topi e serpenti.
Non disdegnano inoltre frutta come fragole, lamponi, more, uva e banane e verdure come carote e patate.
Siccome il riccio ha bisogno di muoversi in grandi spazi, non tenerlo sempre nella gabbietta ma permettigli di esplorare il territorio circostante: l’ideale sarebbe disporre di un giardino in cui lasciarlo libero per tutto il giorno per poi rimetterlo nel recinto o nella scatola solo alla sera.
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