Piccolo e sensibile, l’armadillo rosa è un animale rarissimo, dall’aspetto tenero e simpatico ma che rischia seriamente di estinguersi.
Piccolo e sensibile, l’armadillo rosa è un animale rarissimo, dall’aspetto tenero e simpatico ma che rischia seriamente di estinguersi.Tra gli animali particolari e sorprendenti del pianeta sicuramente c’è l’armadillo, un mammifero corazzato dall’aspetto preistorico e affascinante. Non tutti sanno però che esistono ben 20 varietà di armadillo e tutte, eccetto una, sono autoctone dell’America Latina.
Tra queste varietà ce n’è una decisamente sorprendente per la sua colorazione: l’armadillo rosa (Chlamyphorus truncatus) che presenta appunto un corazza di colore rosa pastello.
Purtroppo a causa della progressiva distruzione del suo habitat naturale, l’armadillo rosa è una specie a rischio estinzione perché molto spesso risulta vittima del commercio illegale.
Armadillo rosa: le caratteristiche
Noto anche come Pichiciego, l’armadillo rosa presenta le stesse caratteristiche dell’armadillo più comune, tranne il colore e le dimensioni del corpo: infatti, mentre l’ armadillo con il guscio scuro è lungo tra i 30 e i 110 cm, quello rosa misura soltanto 15 cm.
La corazza di colore rosa, costituita da placche ossee, ricopre il dorso, la testa, le gambe e la coda dell’animale il cui intero corpo è anche rivestito di una leggera peluria.
Dove vive e cosa mangia l'armadillo rosa
L’armadillo rosa vive solo in Argentina, in aree miti e temperate e si nutre in prevalenza di formiche, scarafaggi, termiti, piccoli vertebrati e piante.
Dotati di una vista debole ma con un olfatto assai sviluppato, questi animali usano le forti zampe anteriori e i grandi artigli per scavare nel terreno ed estrarre gli formiche e termiti dalle gallerie sotterranee, usando le loro lingue lunghe e vischiose.
Armadillo rosa: perché non è un animale domestico
Il clamidoforo troncato purtroppo viene cacciato e sottratto al suo habitat naturale per essere venduto illegalmente come animale domestico.
Questi delicati mammiferi però non sono assolutamente in grado di sopravvivere al di fuori del loro ambiente e infatti gli esemplari che vengono portati nelle abitazioni per diventare degli improbabile animali da compagnia, muoiono in media dopo appena 8 giorni.
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