Capire se un pappagallo è maschio o femmina non è affatto semplice perché la gran parte dei pappagalli non presenta dimorfismo sessuale, ad eccezione di alcune specie come ad esempio il calopsite o i parrocchetti.
Come capire il sesso dei pappagalli
Siccome le differenze tra maschi e femmine di molte specie di pappagalli non sono visibili a occhio nudo, occorre rivolgersi a un veterinario specializzato in animali esotici o a un esperto del settore che, solo dopo una una serie di verifiche, può arrivare a stabilire il sesso di un esemplare.
Palpazione pelvica del pappagallo
Una delle prime operazioni da compiere è la palpazione nella zona pelvica: la presenza di un bozzo o la sua assenza indica se un pappagallo è maschio o femmina.
Se il pappagallo è femmina non presenta nella zona pelvica alcun bozzo ma piuttosto una separazione tra le ossa pubiche che può misurare più di mezzo centimetro: si tratta dello spazio da cui passa l’uovo.
Test del DNA, analisi ormonale ed endoscopia
Un'altra verifica per individuare il sesso di un pappagallo consiste nell'effettuare il test del DNA tramite analisi del sangue o delle piume. Sono utili al fine dell'identificazione del sesso di un pappagallo anche un'analisi ormonale attraverso il prelievo di sangue o un esame endoscopico.
L'endoscopia consiste nell'introduzione di una videocamera all’interno del volatile per osservare gli organi riproduttivi: poiché si tratta di una procedura molto delicata occorre sedare l'animale.
Dimorfismo sessuale dei pappagalli
Invece per quanto riguarda il dimorfismo sessuale, si devono osservare alcune caratteristiche come il colore della cera, ovvero la membrana che ricopre gli orifizi nasali posti nella parte superiore del becco, il colore delle piume, le dimensioni e la forma della testa: in genere i maschi sono più grandi, più colorati e presentano una testa più larga rispetto alle femmine.