Anche se si assomigliano molto, il pangolino e l’armadillo sono due specie animali differenti: il pangolino è l’unico mammifero vivente dell'ordine dei Folidoti, mentre l’armadillo appartiene alla famiglia dei Dasipodidi, mammiferi xenartri comunemente noti come sdentati.
Lungo tra i 30 e i 100 centimetri, il pangolino o formichiere squamato ha il corpo ricoperto da squame cornee costituite di cheratina che, nel sovrapporsi le une alle altre, formano una sorta di armatura corazza.
Soltanto il ventre, le zampe, il muso e le parti laterali del capo non sono coperte da squame: la corazza è costruita in modo tale da permettere al pangolino di appallottolarsi in caso di pericolo.
Il pangolino è sprovvisto di denti ed è dotato di una lingua lunga che serve a catturare formiche e termiti proprio come fa il formichiere.
Il genere Manis, cioè il pangolino, comprende 8 specie tutte a rischio estinzione a causa della cattura che l’uomo compie per soddisfare l‘elevata richiesta della sua carne e dell’uso, ritenuto erroneamente taumaturgico, delle sue squame nella medicina cinese e vietnamita.
Ciò che contraddistingue il pangolino dall’armadillo è il tipo di corazza: nell’armadillo la schiena è formata da placche ossee ricoperte da uno strato corneo e quindi si tratta di una struttura rigida che è pertanto diversa da quella del pangolino.
Anche l’armadillo arriva a misurare tra i 30 e i 110 cm e presenta un muso di forma allungata: tuttavia la cattura degli insetti di cui si nutre, avviene grazie all’uso dei poderosi artigli.
A differenza dei pangolini, i formichieri si nutrono anche di lucertole, lombrichi, lumache e altri piccoli animali.
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