Viene dall'Asia ed è difficile da fronteggiare: si tratta della vespa velutina, il nuovo predatore di api e altri insetti impollinatori.
Viene dall'Asia ed è difficile da fronteggiare: si tratta della vespa velutina, il nuovo predatore di api e altri insetti impollinatori.Dopo essere penetrata nella Liguria di ponente e nel Piemonte meridionale e centrale, soprattutto in provincia di Cuneo e Torino, la vespa velutina o calabrone asiatico si sta spingendo sempre più verso la Lombardia, l'Emilia e il Veneto, in provincia di Rovigo.
Questo pericoloso insetto alieno, predatore di api e altri insetti impollinatori, è comparso per la prima volta nel 2004 in Francia, dove si è reso responsabile di una perdita di alveari pari al 50%, con un avanzamento potenziale di 100 km all'anno.
Il calabrone asiatico caccia le api direttamente all'ingresso dell'arnia impedendo loro di uscire per raccogliere nettare e polline: in questo modo indebolisce l’intera colonia, che rischia di morire.
La segnalazione che anche nel nostro Paese è presente la vespa velutina proviene dal sito della rete scientifica Stopvelutina coordinata dal Crea e che comprende Cnr, Università di Pisa, Università di Firenzee gli apicoltori di Apiliguria.
Purtroppo questa stagione non è il momento ideale per combattere il calabrone asiatico: ormai è troppo tardi per radunare un team che individui ed elimini i nidi, che ora sono già spopolati.
Le regine di velutina, già fecondate dai maschi, stanno incominciando il periodo di svernamento in attesa di fondare una nuova colonia: a primavera dunque la popolazione di calabroni aumenterà in maniera esponenziale.
Si sta cercando pertanto di avviare una procedura di sorveglianza per la prossima primavera che prevede il coordinamento in Veneto di apicoltori, associazioni e rappresentati di enti competenti al fine di delineare una strategia di eradicamento o almeno di contenimento del nuovo focolaio di calabrone asiatico.
Foto Blue Planet Heart