In Tanzania, per contrastare il bracconaggio di pangolini, arriva un progetto pilota che consiste nell’addestrare i ratti.
In Tanzania, per contrastare il bracconaggio di pangolini, arriva un progetto pilota che consiste nell’addestrare i ratti.Per salvare i pangolini, animali a rischio estinzione a causa del bracconaggio, il governo della Tanzania ha deciso di avviare un progetto pilota che vedrà l’impiego di ratti.
I roditori saranno addestrati per rintracciare i pangolini trasportati illegalmente nei container dall'Africa all'Asia. Centinaia di pangolini vengono nascosti dagli spedizionieri nei container in partenza da Dar es Salaam in Tanzania, da Mombasa in Kenya e da altri porti africani.
Il pangolino è una delle prede più ambite dei trafficanti asiatici: in Vietnam e Cina la richiesta di pangolino è elevata per il suo impiego nella medicina tradizionale
I ratti sono dotati di un olfatto eccezionale che verrà sfruttato per individuare i mammiferi oggetto di bracconaggio che vengono nascosti nei container poi spediti verso i paesi asiatici.
Il progetto pilota per trasformare i ratti africani in guardie prevede che questi roditori siano addestrati fin dalla prima infanzia: al momento già 10-15 roditori sono stati istruiti a captare la presenza del pangolino con risultati soddisfacenti.
L'U.S. Fish and Wildlife Service ha stanziato 100mila dollari nel progetto nella speranza di poter usare i ratti addestrati anche per stanare i trafficanti di avorio proveniente dalle zanne di elefanti e rinoceronti.
Gli addestratori con il meccanismo del cibo-ricompensa insegnano ai roditori a distinguere l'odore del pangolino e a indicarne la presenza grattando con le zampette.
Per controllare il percorso dei ratti fino ai container sospetti si posizionano delle webcam sugli animali per poterli seguire a distanza.
Il fiuto dei ratti già viene sfruttato in altre situazioni: ad esempio in Angola, Mozambico e Cambogia i roditori aiutano a rintracciare mine o altro materiale esplosivo, mentre in Tanzania e Mozambico servono a rilevare la tubercolosi nei campioni di espettorato di malati.
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