E’ allarme per la lontra nel nostro Paese: a causa del degrado dei fiumi ne sono rimasti solo 220-260 esemplari.
E’ allarme per la lontra nel nostro Paese: a causa del degrado dei fiumi ne sono rimasti solo 220-260 esemplari.La lontra è un mammifero diffuso negli ecosistemi fluviali di tutto il mondo ma in Italia è una delle specie più a rischio estinzione. La conservazione e la protezione di questo predatore al vertice della catena alimentare degli ecosistemi acquatici è una sfida impegnativa perché comporta la tutela della biodiversità degli ambienti.
In natura esistono 13 specie suddivise in 6 generi di questo mustelide e purtroppo in Italia sono rimasti poco più di 250 esemplari
Le minacce principali alla sua sopravvivenza sono rappresentate dalla degradazione degli ambienti fluviali, dall’inquinamento, dalla presenza invasiva dell’uomo e dall’uso di pesticidi che inquinano fiumi e falde acquifere.
Questi pericoli intaccano l' habitat di questi animali: ad esempio le coltivazioni di tè e caffè, ma anche l’acquacoltura, distruggono le foreste di mangrovie che costituiscono il principale luogo dove le lontre reperiscono il cibo (pesci, granchi, rane, gamberi e frutti di mare).
Un’altra causa responsabile della loro progressiva diminuzione è il bracconaggio: tra il ’63 ed il ’73 sono state uccise addirittura 660 lontre per la loro pelliccia.
L’allarme del rischio estinzione della lontra italiana era già stato lanciato nel 2012 dall’Università di Trieste: ora l’ateneo sta tentando di salvare le ultime lontre rimaste in Italia avvalendosi della collaborazione del corpo Forestale dello Stato.
Le lontre italiane superstiti si trovano al momento solo nel Parco Nazionale del Pollino, in quello della Maiella e nella zona tra Ticino e Alto Adige
In occasione della Giornata Mondiale della lontra, che si è festeggia ogni anno il 25 maggio, il bioparco Zoom di Torino ha organizzato una serie di incontri dedicati a questi mustelidi per devolvere il ricavato a un progetto di conservazione specifico volto alla tutela della specie.
Foto @zloris.blogspot.com