Il camoscio appenninico ha sconfitto l'estinzione: fino a qualche anno fa la specie era ridotta a solo 30 esemplari, ora sono 2 mila.
Il camoscio appenninico ha sconfitto l'estinzione: fino a qualche anno fa la specie era ridotta a solo 30 esemplari, ora sono 2 mila.Life Coornata, il progetto di tutela del camoscio appenninico è stato premiato tra i 27 migliori Best Life del 2015 dalla Commissione europea. Dopo una campagna durata 20 anni, il camoscio appenninico è finalmente uscito dall'elenco delle specie minacciate di estinzione.
Life Coornata, il progetto per la tutela del camoscio appenninico finanziato dalla Commissione europea, è iniziato nel 2010 ed è stato portato avanti dai parchi nazionali della Majella, di Abruzzo, Lazio e Molise, del Gran Sasso Monti della Laga, dei Monti Sibillini, dal parco regionale del Sirente Velino e da Legambiente.
I biologi italiani e i parchi che collaborando sono riusciti a salvare dall’estinzione i camosci appenninici, hanno così ricevuto un importante riconoscimento.
Di camosci appenninici ne restavano solo trenta esemplari, arroccati su un fortino di rocce in alta quota, in Abruzzo: oggi invece sono quasi 2 mila, diffusi in cinque regioni
L’operazione di salvataggio, che ha visto il coinvolgimento di Legambiente e di un buon gruppo di aree protette, si è aggiudicato anche il premio “Ambientalista dell’anno” indetto dal mensile La Nuova Ecologia e da Legambiente.
Per consentire ai camosci di adattarsi ai nuovi ambienti sono state effettuate catture di gruppo usando reti molto morbide evitando così la teleanestesia, che consiste nello sparare una siringa con narcotico a 30 metri di distanza, che avrebbe invece potuto far precipitare da un dirupo l’esemplare colpito.
Il successo ottenuto è il risultato di una buona gestione del territorio e di un’impresa collettiva a cui hanno contribuito biologi, ambientalisti e amministratori legati al turismo.
Nonostante il buon risultato, il progetto di tutela non si ferma: continua infatti il monitoraggio delle popolazioni di camosci nei parchi vicini in modo da assicurare la tenuta nel lungo periodo.
Foto www.camoscioappenninico.it