Le esigenze nutrizionali di un gatto anziano non sono quelle di un gattino. Vediamo come dobbiamo cambiare la sua alimentazione per farlo vivere più a lungo e in salute.
Le esigenze nutrizionali di un gatto anziano non sono quelle di un gattino. Vediamo come dobbiamo cambiare la sua alimentazione per farlo vivere più a lungo e in salute.Un gatto per stare bene ha bisogno di coccole, amore, stimoli mentali e giochi che gli facciano fare esercizio fisico, ma anche di un’alimentazione sana ed equilibrata che vari in funzione della sua età.
Oltre all'acqua, non devono mai mancargli proteine, lipidi, carboidrati, vitamine e minerali, proprio come per noi. Tuttavia, più passa il tempo più il fabbisogno relativo di ciascuno di questi elementi essenziali cambia.
Naturalmente conta anche lo stile di vita: le esigenze nutrizionali di un gatto libero di uscire quando vuole sono ben diverse da quelle di un gatto che se ne sta sempre a casa.
Ma capire come variano in funzione dell’età è fondamentale per fornire al tuo gatto l’alimentazione sempre più adatta a mantenerlo in salute e a garantirgli una vita più lunga possibile sia che scegliate per lui prodotti preconfezionati sia che scegliate di preparare voi stessi i suoi piatti.
Vediamo dunque cosa serve a un gatto anziano dal punto di vista nutrizionale
Occorre distinguere, innanzitutto, tra gatti anziani (+7 anni) e gatti molto anziani (+12 anni)
Mentre i primi, infatti, faticano ad essere considerati anziani dai loro padroni in quanto i segni esteriori di invecchiamento come li intendiamo noi (capelli bianchi, rughe ecc.) non si vedono, benché i 7 anni di un gatto corrispondano ai 44 di un uomo, con tutte le relative variazioni fisiologiche interne, i secondi non hanno questo problema in quanto “gli acciacchi” cominciano ad essere sempre più evidenti e sarebbe difficile illudersi che non siano dovuti all’età.
D’altra parte parliamo di animali che cominciano ad avere l’equivalente dei 64 anni umani ed è intuitivo che quello che si può fare a questa età è ben diverso da quello che si può fare a 44.
Allo stesso modo, anche le esigenze nutrizionali cambiano molto, nonostante entrambe le fasce di età necessitino di una dieta orientata principalmente a contrastare i normali processi di invecchiamento fisiologici.
+ 7 anni
- Sostanze antiossidanti come le vitamine A, E e C, la luteina, la tuarina, e i polifenoli, per contrastare l’azione dei radicali liberi a livello cellulare.
- Acidi grassi omega-6 per favorire la salute della pelle e la bellezza del pelo.
- Sostanze condroprotettrici e acidi grassi essenziali quali EPA-DHA per mantenere in buono stato le articolazioni.
- Fosforo in quantità ottimali per garantire tutte le normali funzioni fisiologiche senza danneggiare la funzionalità renale, vero tallone d’Achille del gatto anziano (vedi DEA TIPS).
- Apporto calorico ridotto rispetto al periodo precedente in funzione anche dello stile di vita e di salute per ridurre il rischio di sovrappeso.
+ 12 anni
- Sostanze antiossidanti come le vitamine A, E e C, la luteina, la tuarina, e i polifenoli, continuano ad essere fondamentali per contrastare l’azione dei radicali liberi a livello cellulare.
- L-triptofano, un amminoacido dalle riconosciute proprietà calmanti che aiuta a stimolare le funzioni cognitive e quindi favorisce nel gatto il mantenimento delle relazioni con le persone e con l’ambiente circostante.
- Sostanze condroprotettrici e acidi grassi essenziali quali EPA-DHA in quantità aumentata per mantenere la funzionalità di articolazioni sempre più compromesse.
- Fosforo in quantità ottimali per garantire tutte le normali funzioni fisiologiche senza danneggiare la funzionalità renale.
- Apporto calorico bilanciato in funzione di una eventuale perdita di peso, sempre possibile in età più avanzata.
- Forma, consistenza e sapore del cibo più adatto al gusto e alle esigenze del gatto per stimolare l’appetito.
Controllate che questi elementi siano presenti nel cibo che fate finire nella ciotola del vostro gatto.
In commercio esistono diverse formulazioni specifiche per gatti anziani che dovrebbero contenere tutti questi elementi nelle giuste quantità e proporzioni. In ogni caso, chiedete sempre consiglio al vostro veterinario per la scelta tra questi prodotti, ma soprattutto se alla fine opterete per l’alimentazione casalinga: saprà indicarvi quali cibi somministrare per non far mancare gli elementi essenziali e l’eventuale uso di integratori.
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