Nel rapporto "Imagine 2050" Veolia Environmental, in partnerhip con London School of Economics, ha ipotizzato come saranno le nostre case nel prossimo 2050.
Nel rapporto "Imagine 2050" Veolia Environmental, in partnerhip con London School of Economics, ha ipotizzato come saranno le nostre case nel prossimo 2050.Ti sei mai chiesto come saranno le case del futuro? L’azienda Veolia Environmental in collaborazione con la London School of Economics ha ipotizzato uno scenario per le abitazioni future nel suo report Imagine 2050.
Niente più problemi di spazzatura, bagni autopulenti, ma soprattutto filosofia abitativa ecofriendly: saranno così le nostre case tra circa 35 anni
In città le emissioni nocive saranno ridotte dell’80% mentre oggi lo sono del 40% e il consumo di acqua passerà dai 100 litri quotidiani pro capite di oggi ai 130: una svolta ecologica di cui anche le abitazioni non potranno non tenere conto.
Nella società futura la maggior parte delle persone abiterà in città e gli scenari che si prospettano saranno o una corsa incontrollata all’accaparramento delle risorse, con conseguenze devastanti o un consumo efficiente e ragionato delle risorse stesse.
Ed ecco allora la previsione secondo Veolia Environmental: case in cui un robot dividerà ed eliminerà i rifiuti effettuando la raccolta differenziata; stampanti 3D che, usando polimeri di poliestere ottenuti dalle api allevate in autonomia, saranno in grado di duplicare qualsiasi cosa ci occorre dalle stoviglie da sostituire perché rotte agli indumenti che non vanno più bene.
E ancora bagni che si autopuliranno perché dotati di speciali sistemi di depurazione delle acque e di sensori a ultrasuoni capaci di rilevare la sporcizia eliminando germi e batteri.
Una pellicola “intelligente” per cibi che cambierà tinta quando l’alimento con cui è a contatto si avvicina alla data di scadenza.
Molte delle tecnologie e delle idee eco-sostenibili proposte al momento sono solo in fase avanzata di studio ma diventeranno di uso comune già nel prossimo decennio: il tutto coinvolgendo ovviamente i governi dei diversi Paesi in modo da concretizzare i cambiamenti teorizzati nel rapporto Imagine 2050, senza gravare economicamente sui cittadini.
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