Per chi è già in pensione e per i prossimi pensionati, il 2016 non appare affatto roseo: ecco quali sono le principali novità attese.
Per chi è già in pensione e per i prossimi pensionati, il 2016 non appare affatto roseo: ecco quali sono le principali novità attese.Per chi è già in pensione, il 2016 riserva amare sorprese perché gli assegni contributivi saranno di importo inferiore rispetto a quelli riscossi nell’anno appena passato. Mentre per chi si ritira dal lavoro nel 2016 si innalzano i requisiti per ottenere la rendita dall’Inps.
5. Pensione più lontana
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Nel 2016 i parametri per il raggiungimento della pensione saliranno di 4 mesi: gli uomini raggiungeranno la soglia anagrafica a 66 anni e 7 mesi, mentre la donne a 65 anni e 7 mesi.
4. Opzione donna
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Per le donne l’età minima di vecchiaia salirà, nel 2018, a 66 anni raggiungendo così quella degli uomini. Per l’uscita anticipata dal lavoro, fino a tutto il 2015, le lavoratrici devono avere 35 anni di contributi e almeno 57 anni di età.
3. Part-time in pre pensione
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Nel settore privato, i dipendenti a tempo pieno possono, in accordo con l’azienda ridurre l’orario di lavoro tra il 40 e il 60% se entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato il diritto al trattamento di vecchiaia.
2. Nessun aumento
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Da gennaio non solo non è previsto alcun aumento delle pensioni ma, anzi, poiché l’indice Istat dell’inflazione è fissato in 0,2%, gli assegni subiranno una lieve riduzione.
1.Tagli fino all’8%
Credit job.fanpage.it
Per il triennio 2016-2019, l’assegno previdenziale sarà ridotto a seguito dei nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo: il taglio nella maggior parte dei casi è del 2%, ma in alcuni casi arriverà fino all’8%.