Il desiderio di aiutare un parente in difficoltà è l’espediente sfruttato dai truffatori che mettono in atto, soprattutto nei confronti di anziani.
Il desiderio di aiutare un parente in difficoltà è l’espediente sfruttato dai truffatori che mettono in atto, soprattutto nei confronti di anziani.Una delle truffe più comunemente perpetrate ai danni di persone anziane ma anche di immigrati che vivono in una situazione di isolamento è la truffa del falso nipote o del finto parente.
La vittima designata viene contattata telefonicamente da qualcuno che si spaccia per un parente lontano, ad esempio un nipote che abita in un altro paese, e di cui ignorava l’esistenza
Dopo aver carpito la fiducia della vittima, il truffatore rivela di essere in difficoltà economiche, perché magari ha un imperdibile affare immobiliare sotto mano o perché ha un figlio con una grave malattia da curare: facendo leva sulla buonafede della propria vittima il truffatore riesce così a farsi concedere un prestito che di solito viene ritirato da un complice.
Naturalmente esistono altre versioni di questo schema: ad esempio la vittima può essere avvicinata per strada da una persona che con fare gentile si spaccia per un vecchio conoscente o per l’amico di un familiare.
Un'altra variante di questa truffa prevede invece la visita a domicilio di una coppia di complici, solitamente due donne ben vestite ed educate che, guadagnatasi la fiducia della loro vittima, mettono in atto il raggiro.
Mentre una delle due persone tiene occupata la vittima conversando l’altra, con la scusa di andare in bagno o di fare una telefonata, si allontana per cercare nelle altre stanze dell’abitazione denaro e oggetti preziosi da rubare.
Ovviamente per prevenire questo genere di truffa occorre usare il buon senso e la prudenza: mai e poi mai dare confidenza o comunicare informazioni personali a persone sconosciute.
Se pensi di essere stato contattato da qualcuno che si spaccia per un lontano parente o conoscente tronca subito il discorso oppure fai delle domande a trabocchetto per verificare il grado di parentela e nel frattempo contatta le Forze dell’Ordine.
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