Impara ad usare correttamente le tinte ad olio sul legno durante il restauro di un mobile.
Impara ad usare correttamente le tinte ad olio sul legno durante il restauro di un mobile.Le tinte ad olio regalano al legno belle sfumature: siccome offrono un grado di coloritura abbastanza controllabile, risultano essere molto adatte per restauratori principianti.
L’olio di lino cotto, una delle tinte ad olio più usate sul legno dolce, tenero e poroso, si rivela adatto anche come fondo su cui stendere la gommalacca.
L’olio paglierino invece viene molto usato sia in fase di pulitura del mobile restaurato, sia dopo la sua sverniciatura per ravvivare e nutrire il legno sfibrato.
Tra gli altri oli molto usati durante il restauro, oltre all’olio di semi di lino cotto e all’olio paglierino, si possono ricordare l’olio di Tung, l’olio di vaselina, l’olio rosso e la glicerina.
Gli oli vanno preparati allungandoli con la velatura, aggiungendo essenza di trementina e qualche goccia di essiccante: volendo gli oli si possono anche colorare con ossidi e terre fino a raggiungere la tinta desiderata.
Per evitare che il legno assorba subito l’olio stendi prima una mano di gommalacca, invece per rendere più facile la penetrazione dell’olio in un legno poco poroso strofina la superficie con una spazzola a setole morbide.
Per agevolare la penetrazione di un olio troppo denso puoi tamponare ripetutamente la superficie con un pennello a setole corte.
L’olio va steso sul legno con un pennello piatto e morbido e quando la prima mano si è completamente asciugata, in genere dopo 24 ore, si ripete l’operazione fino a che non si raggiunge la colorazione desiderata.
Se dopo la prima stesura il colore non ti soddisfa asporta subito la tinta con un panno intriso di essenza di trementina: più aspetti più sarà difficile rimuoverla.
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