Perché un sottotetto sia abitabile, uno dei requisiti necessari da rispettare è la presenza di un impianto idrico sanitario a norma.
Perché un sottotetto sia abitabile, uno dei requisiti necessari da rispettare è la presenza di un impianto idrico sanitario a norma.Se vuoi aggiungere un sanitario in più in mansarda o se vuoi installare un nuovo impianto idrico sanitario in fase progettuale, devi procedere a un accurato rilievo dello stato di fatto dei montanti di adduzione e scarico dell’intero edificio.
Se nel sottotetto è già presente un bagno con una colonna di scarico questa può costituire il punto di partenza per un nuovo impianto idrico sanitario.
Se invece non c’è né l’acqua potabile né una colonna di scarico, devi agganciarti alle colonne di scarico dei piani sottostanti e non costruirne una nuova perché sarebbe troppo complicato e costoso.
Se il montante dell’acqua non arriva fino al sottotetto devi intervenire per portarcelo, modificando il tratto terminale della colonna.
La dimensione della colonna è in rapporto alle unità di scarico che deve servire, quindi ci vogliono una unità per ogni lavandino, due per la doccia e il bidet, tre per la vasca, cinque per il vaso del wc e via dicendo.
Una volta individuato il punto in cui collegare il nuovo impianto devi progettare la localizzazione più idonea per i servizi igienici e la cucina.
Si sa che la mansarda ha una conformazione particolare a causa del tetto, per cui gli impianti idrico sanitari vanno studiati tenendo conto di questo problema.
Un accorgimento intelligente è quello di posizionare i servizi igienici nelle zone di gronda laddove cioè c’è un’altezza del tetto minore, costruendo così il nuovo bagno in prossimità delle pareti perimetrali, in questo caso va creata un’intercapedine per alloggiare le diramazioni di scarico.
Infine, in fase progettuale, studia delle soluzioni tali per cui i locali in cui sono presenti gli impianti idrico sanitari siano tutti quanti dotati di un sistema di ventilazione a norma.
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